L’app di Temu sarebbe uno spyware. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da Grizzly Research sull’e-commerce cinese che vende prodotti di ogni tipo a bassissimo costo. In sostanza, le offerte speciali pubblicizzate in maniera costante su ogni social sarebbero solo un modo per rubare i dati degli acquirenti. Gli spyware, infatti, sono dei software ingannevoli che, in vario modo, raccolgono informazioni sensibili, senza il consenso dell’utente.
Dunque, il pericolo individuato dalla società di analisi newyorchese, che fa le pulci alle società quotate in borsa, per individuarne attività fraudolente, sarebbe molto serio. Sono 100 milioni le persone in tutto il mondo che hanno scaricato Temu, comprando oggetti tra i più disparati. 100 milioni di individui cui dati personali e bancari sarebbero ora in mano della holding orientale, con sede a Boston, senza colpo ferire.
Temu, quindi, può permettersi di vendere prodotti palesemente sottocosto, perché il guadagno arriva dalla vendita dei dati personali degli utenti a società che ne fanno richiesta. E che li utilizzeranno a loro volta per ottenere un profitto altissimo.
Come sono arrivati a questa conclusione? Studiando nel dettaglio le funzioni pericolose dell’app, che sono tutte presenti in Temu. Inoltre, gli sviluppatori di Temu sono gli stessi che hanno lavorato a Pinduoduo, applicazione di PDD, la società proprietaria di Temu, già sospesa dal Google Play Store per la sua tossicità. La ricerca è stata avvalorata anche da altre società di cybersicurezza, come gli svizzeri di Joe Security LLC. Che addirittura ritengono Temu più pericolosa di Pinduoduo. Grizzly Research ha chiesto quindi il band di Temu da ogni appstore.