Andrea Antonello, nato nel 1993, sarebbe diventato autistico dopo i due anni d’età come conseguenza di un vaccino non obbligatorio, come ha raccontato più volte suo padre, l’imprenditore Franco Antonello. Tuttavia Franco ci tiene a sottolineare che non è no vax o contrario ai vaccini.
Tutto inizia dopo il richiamo di una trivalente non obbligatoria ed una forte febbre. Da quel momento Andrea non sarà più lo stesso. Il bambino, infatti, inizia a mostrare dei disturbi nel comportamento e nella percezione del mondo esterno. Una condizione che è andata peggiorando con il tempo fino alla diagnosi di autismo e difficoltà nello sviluppo.
Ma cosa porta un bambino senza particolari problemi fisici ad essere affetto da una condizione così definitiva? Una risposta chiara a questa domanda non esiste. Da parte sua papà Franco Antonello è convinto della responsabilità del vaccino. D’altronde la stessa convinzione con il tempo è stata sostenuta dalle segnalazioni di oltre sei mila famiglie. Tutte sembrano aver riscontrato le stesse problematiche come conseguenza di un vaccino.
Per loro, e per far conoscere la storia di Andrea, il padre ha fondato anche una fondazione chiamata I bambini delle fate. Nonostante questo, però, Antonello non si considera assolutamente un no vax. Auspica solo che le campagne vaccinali, soprattutto per i più piccoli, possano essere svolte con una maggiore precauzione. Magari modulandosi caso per caso o richiedendo analisi di controllo che precedano la somministrazione.
Le sue parole, comunque, devono aver fatto breccia nell’opinione pubblica, visto che la storia di Andrea ha ispirato un libro ed un film, tratto da questo. Il primo è il romanzo Se ti abbraccio non aver paura, scritto da Fulvio Ervas e nato da un viaggio di tre mesi che Franco e Andrea hanno compiuto in moto. Il secondo, invece, porta la firma di Gabriele Salvatores e s’intitola Tutto il mio folle amore. In entrambi i casi, andando oltre qualsiasi tipo di convinzione riguardo le vaccinazioni, si concentrano sul racconto di una grande storia d’amore tra un padre e suo figlio.
Oggi Andrea, ormai trentenne, è diventato il simbolo della sensibilizzazione nei confronti dell’autismo. Per questo motivo è andato ospite ad alcune trasmissioni come Domenica In e sarà ballerino per una notte durante la prossima edizione di Ballando con le Stelle.