A.T, dentista di Roma di 50 anni, e L.C. una donna di Milano di 32, sono la coppia sadomaso di cui si parla in questi giorni, condannata perché nel 2020 a Milano, ha condotto un gioco sessuale che si è tramutato in pura violenza ai danni di un uomo. I due infatti avrebbero rivestito pratiche di BDSM, arrivando a minacciare e umiliare l’uomo, che era l’ex di L.C, accusandolo di aver avuto un rapporto sessuale con la donna, non consentito dal “padrone”, cioè il dentista romano. A.T. è stato condannato dal Tribunale di Milano per sequestro di persona, violenza privata e detenzione abusiva di armi per cinque anni, mentre lei ha patteggiato due anni di reclusione.
Il 9 agosto 2020 la coppia aveva adescato la vittima su Telegram con il pretesto di un incontro di meditazione e invitandola a casa, dove lo hanno poi sequestrato per due ore e mezza e filmato con i telefoni mentre lo minacciavano e umiliavano. L’uomo sarebbe stato punito perché aveva avuto un rapporto sessuale occasionale con L.C, che non sarebbe stato autorizzato dal “padrone”.
Repubblica riporta che la vittima ha raccontato che l’incontro si è trasformato subito in un incubo: “Appena mi sono girato per trovare un posto dove sedermi, A.T. aveva una pistola in mano e mi ha detto di inginocchiarmi. C’è stata una breve colluttazione tra noi, ma prima che potessi scappare mi ha ripreso per la camicia e mi ha sbattuto al muro prendendomi per il collo. Poi ha ripreso la pistola e mi ha fatto nuovamente inginocchiare, quindi mi ha obbligato a togliermi la camicia e anche lui se l’è tolta”
La vittima ha poi raccontato tutta la vicenda il giorno dopo alle forze dell’ordine: secondo la sua versione, il “padrone” dopo avergli puntato una pistola addosso e, mentre lo filmava con il telefono, lo avrebbe costretto poi a mettersi in ginocchio e ad ammettere di aver abusato della donna, che era rimasta nascosta in bagno ed è uscita per assistere alla “punizione”. Poi gli avrebbe messo una banconota da 500 euro tra i denti, e lo avrebbe percosso ripetutamente, con calci, schiaffi e tirandogli i capelli. Dopo avergli estorto la confessione e le scuse, A.T. avrebbe lasciato andare il “rivale” minacciandolo di non rivolgersi alla polizia e di non contattare più la donna.
“So dove abiti, tra un annetto vengo a farti visita, se provi a contattare lei ti uccido con le mie mani, non denunciare perché ho amici nelle forze dell’ordine, se mi incontri per strada fai finta di non conoscermi, se ti faccio un cenno io, salutami”
Rivolgendosi alla sua donna, il dentista le avrebbe chiesto cosa farne della vittima, se portarlo a cena a Torino, “per divertirsi con lui” o “fargli un buco”.
La vittima però ha denunciato tutto il giorno dopo e, attraverso l’analisi delle celle telefoniche e dei filmati di sorveglianza, le forze dell’ordine hanno ottenuto riscontri sulla vicenda e hanno potuto arrestare i due amanti sadomaso. Nelle conversazioni ottenute dall’hard disk sequestrato alla donna infatti, si è potuto constatare che A.T. sapesse già del rapporto occasionale tra lei e la vittima.