Massimo Troisi avrebbe compiuto settant’anni in questi giorni. La sua ex compagna Anna Pavignano racconta alcuni aneddoti ai microfoni di Vanity Fair. Ne esce anche un profilo psicologico dell’artista considerato un narcisista, ma anche modesto.
Spiega la scrittrice che ha studiato psicologia: “Per uno psichiatra, Massimo sarebbe un narcisista, come tutti gli artisti. Ma forse lo era meno di altri, era un narcisista umile. Aveva voglia di esserci, però aveva una timidezza che era anche modestia, detestava chi diceva di sé di aver fatto delle cose meravigliose. Era sempre molto critico, insoddisfatto e cercava continuamente qualcosa per migliorarsi”.
Quando le chiedono come si viveva e lavorava con un narcisista la Pavignano risponde: “Ai tempi non sentivo di annullarmi standogli vicino, sono stati degli anni davvero molto belli. Ora penso che forse mi sarei dovuta imporre di più con lui. Un atto d’amore che mi ricordo? Una volta mi venne a prendere alla stazione. Sembra poco? Per la sua pigrizia era davvero tanto. Mi ha scritto delle poesie molto belle”.
Formarono una splendida coppia Massimo Troisi e Anna Pavignano, ma l’artista ha un rimpianto: “A volte mi rendo conto che non ho sfruttato delle occasioni. Non ho mai provato la regia, forse potevo farlo. Allora era giusto così, non volevo espormi come fidanzata, in pubblico stavamo distanti per non farci fotografare insieme. Con lui vivevo la quotidianità dei sentimenti, pensando che così mi stavo formando. Se però fossi la madre della ragazza che ero, oggi le direi di fare qualcosa di concreto”.