Facebook e Instagram a pagamento: tutte le novità delle “nuove” versioni dei social sono state svelate da Meta. Verranno ufficialmente introdotti abbonamenti mensili opzionali per gli utenti dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo e della Svizzera. Questi abbonamenti forniranno un’esperienza senza pubblicità, e i prezzi saranno di 9,99 €/mese sul web e 12,99 €/mese su iOS e Android, a partire da novembre.
Il 31 ottobre 2023 alle 16:06, è stata annunciata l’imminente introduzione di versioni a pagamento di Facebook e Instagram a partire da novembre in Europa. Queste versioni, non obbligatorie, consentiranno agli utenti di utilizzare le piattaforme senza pubblicità, con un costo iniziale di 9,99 €/mese. Meta ha dichiarato ufficialmente che, a partire dal 1° marzo 2024, sarà applicata una tariffa aggiuntiva di 6 €/mese sul web e 8 €/mese su iOS e Android per ogni account aggiuntivo nel Centro account di un utente.
Mark Zuckerberg ha sottolineato che il pagamento non sarà obbligatorio; chiunque desideri continuare a utilizzare gratuitamente Facebook e Instagram può farlo, accettando però la condivisione dei propri dati per ricevere annunci profilati. Meta ha confermato che l’esperienza gratuita rimarrà invariata, ma l’opzione a pagamento offre agli utenti la possibilità di evitare pubblicità e controllare la propria esperienza pubblicitaria.
La decisione di introdurre versioni a pagamento è stata motivata dalla sentenza C-252/21 del 4 luglio 2023 della Corte di Giustizia UE, che ha limitato le attività di trattamento dati di Meta. Queste versioni a pagamento offrono agli utenti la possibilità di evitare la concessione dei propri dati personali a fini pubblicitari, in risposta alle restrizioni imposte dalla sentenza.
Inoltre, Meta ha dichiarato che l’istituzione di abbonamenti a pagamento mira a garantire che gli utenti che scelgono l’utilizzo gratuito acconsentano implicitamente all’utilizzo dei propri dati personali. L’azienda ha enfatizzato che questa scelta mira a risolvere le critiche sul trattamento dei dati degli utenti più che a generare profitti attraverso gli abbonamenti. Meta ha sottolineato che questa opzione offre una scelta agli utenti e consente all’azienda di continuare a servire la popolazione dell’UE, dello Spazio Economico Europeo e della Svizzera, in conformità con la sentenza della CGUE.