No Nut November Challenge è il nome della sfida nata sui social e rivolta ai maschi di tutto il mono, che consiste nel trattenersi dal giungere all’orgasmo sessuale ed eiaculare, per tutto il mese di novembre. sia in occasione di un rapporto col partner che durante la masturbazione. La sfida ha diviso il parere di tanti sessuologi ed esperti del settore, tra chi ne ha decantato i possibili benefici psicofisici e chi invece ha più volte affermato che non ci siano fondamenti scientifici.
Ecco in cosa consiste nel dettaglio la No Nut November Challenge, che nacque in realtà già nel 2011 e che a partire dal 2019 è diventata un vero e proprio trend social all’arrivo del penultimo mese dell’anno: i partecipanti di questa sfida sono maschi (il corrispettivo femminile si svolge a febbraio ed ha il nome di “No Finger February”), i quali si impegnano per trenta giorni (dal 1 al 30 novembre) a non raggiungere l’orgasmo, che sia il risultato di un rapporto intimo, o la conclusione naturale di una masturbazione, con e senza materiale pornografico a facilitarne il processo. La sfida diventata vero e proprio trend concede però sole tre eccezioni ed una possibile notte d’amore; superate queste eccezioni, il concorrente viene eliminato dalla challenge.
Questa sfida nasce in realtà con sentimenti ed obiettivi piuttosto nobili: la NNN era nata nel lontano 2011 come fenomeno per generare consapevolezza sulla fin troppa dipendenza dal materiale pornografico online della nuova generazione di adolescenti maschi. Con il tempo, i benefici psicofisici della NNN si sono ulteriormente estesi, tra esperti del settore e sessuologi di tutto il mondo che però si sono divisi sull’argomento: molti studiosi difatti ritengono che un periodo contenuto di astinenza sessuale possa portare effetti benefici sia fisici e psicologici, come ad esempio una maggiore lucidità mentale, un’elevata sicurezza in se stessi e una gestione dei propri impulsi molto più equilibrata e calibrata. Sulla carta, mica male!
Altri esperti invece, non sono del tutto convinti dei benefici del No Nut November. Tra questi, il celebre sessuologo italiano Livio Riccardi, che ha più e più volte sottolineato come questa sfida divenuta social non abbia alcun fondamento scientifico, nonostante tutto: “I supposti benefici della NNN, come delle altre proposte, non hanno fondamento scientifico: non esistono studi che dimostrino nessun effetto benefico dato dall’astenersi dall’eiaculazione. Tutt’altro, uno studio di Rider e collaboratori ha riportato che uomini tra i venti e i quaranta anni che dichiaravano di eiaculare ventuno o più volte al mese avevano meno probabilità di ricevere una diagnosi di cancro alla prostata. Si potrebbe quindi dire che la masturbazione ha anche una funzione protettiva attraverso la rigenerazione cellulare prostatica, oltre che benefici psicologici legati al rilascio di ossitocina e dopamina che avviene dopo l’orgasmo.”