Barbara Guerra, una delle ragazze ospiti alle cene di Arcore con Silvio Berlusconi, abita in una casa che le avrebbe donato Silvio Berlusconi, nello specifico una villa a Bernareggio, nel Monzese, realizzata dall’architetto Mario Botta, che ai tempi fu acquistata per 800mila euro. Dopo la morte di Berlusconi però, la famiglia dell’imprenditore ha mandato una lettera a Guerra per annunciarle l’estinzione del contratto di comodato gratuito che le aveva concesso il Cavaliere.
Nella lettera infatti, annunciata a La7 e confermata dall’AGI, si leggeva quanto seguito: “La invitiamo a prendere contatto con la scrivente per definirele modalità di restituzione dell’immobile che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2023” (data in cui sarebbe scaduto il contratto tra Berlusconi e la Guerra). Durante il processo sul caso ‘Ruby ter’, l’architetto Ivo Redaelli ha infatti testimoniato che, in quel periodo, Barbara Guerra “dava in escandescenze” e che avrebbe minacciato Berlusconi di mandare video ai giornalisti se lui non le avesse dato dei soldi. Per questo motivo quindi, l’ex Cavaliere avrebbe chiesto a Redaelli di selezionare degli immobili, per fare un investimento immobiliare e successivamente comprò le due ville realizzate dall’archistar Mario Botta a Bernareggio, nel Monzese, per circa 800mila euro l’una, per un totale di 1,6 milioni, dove andarono ad abitare Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli. Come è noto, in vita Berlusconi acquistò numerose ville ed immobili, che oggi fanno parte della sua eredità.
Come scrive La Stampa, Guerra telefonava spesso all’avvocato per comunicargli le urgenze più disparate: “Mi telefonava per dirmi che non funzionavano le cose, per me era una fatica, perché era successo questo scandalo (dei bunga bunga) che l’aveva innervosita, dava in escandescenze anche per la rottura di una lampadina”. Fu proprio l’avvocato Redaelli che propose per le ragazze la formula del comodato d’uso, per regolarizzare e dar forma giuridica alla presenza delle due ragazze nelle ville in Brianza.
“Silvio Berlusconi la casa me l’ha donata, e ci vivo ancora. Me l’ha regalata, perché dovrei lasciarla?”
Nel novembre 2023 però, Guerra ha spiegato che la casa le era stata donata da Berlusconi, almeno in via informale, e che aveva promesso di intestargliela quando si sarebbe concluso il processo Ruby ter. La motivazione per la quale la casa, al momento, restava in comodato d’uso, secondo Berlusconi, è che sarebbe potuta scattare l’accusa di corruzione.
Nel file audio, come riporta il Corriere, si sentirebbe Berlusconi che dice: “Primo impegno mio, domani mi informo con i proprietari della casa e ti facciamo avere subito un contratto di comodato. Sai cos’è? È la dazione gratuita di una casa”. Alle proteste di Guerra, che preferirebbe l’intestazione, Berlusconi replica: “L’intestazione, adesso, non è possibile perché è corruzione. Non è possibile, tesoro. È un casino. Per la casa siamo d’accordo”. E poi aggiunge: “Ti prometto che la casa sarà tua. Te lo giuro sui miei figli. E mi fa piacere dartela. Non è un peso, per me”