Indi Gregory soffre della sindrome da deperimento o deplezione mitocondriale, una rarissima malattia genetica degenerativa che impedisce, tra le altre cose, lo sviluppo di tutti i muscoli e il corretto funzionamento degli organi. Questa patologia rientra nella categoria dei disturbi neuro-metabolici dei mitocondri. I mitocondri sono gli organuli che si occupano della respirazione cellulare. Essi contribuiscono alla creazione di ATP, da cui dipende l’energia del nostro corpo. Chi è affetto da questa sindrome, come la bambina inglese, ha quindi una ridottissima funzionalità cellulare. Ciò si traduce in un progressivo danneggiamento dei muscoli, del sistema gastrointestinale, di cervello e fegato. La sindrome da deperimento mitocondriale non è curabile ed è mortale.
La famiglia di Indi ha chiesto di poter trasferire la piccola, che ha ottenuto la cittadinanza italiana, al Bambino Gesù di Roma. Dove non sarebbe curata, ma assistita con regolarità. Tuttavia, l’Alta Corte di Londra ha disposto la sospensione dei trattamenti vitali dalle ore 15 italiane del 9 novembre, ovvero oggi. I giudici si sono espressi in tal modo perché al momento qualsiasi terapia va considerata come accanimento, visto che non è finalizzata alla cura e alla guarigione della paziente.
Come si legge nelle parole del giudice Peel, Indi sta riportando danni progressivi al cervello. I ventricoli del suo cuore sono molto più grandi del normale e sta accumulando liquido spinale. Tutte condizioni che non sono compatibili con la vita.
Nella sentenza si legge anche che la sospensione delle terapie e dei supporti vitali che tengono in vita Indi, dovrà essere gestita da un hospice, struttura sanitaria dedicata ai malati terminali. Oppure, direttamente dal Queen’s Medical Center di Nottingham, dove la bambina di 8 mesi è ricoverata.
I genitori di Indi, Claire Staniforth e Dean Gregory, col sostegno di molte associazioni pro life, stanno chiedendo al Governo britannico di permettere il trasferimento in Italia. “È vergognoso che l’ospedale e i tribunali del Regno Unito ignorino semplicemente l’offerta del Governo italiano”, ha detto il padre. Il quale, nelle ultime ore, ha rivelato di essere stato minacciato dall’ospedale con lo scopo di “accelerare la morte di Indi”.