La nuova campagna istituzionale promossa dal Dipartimento per le politiche antidroga, ha come fulcro un breve spot, trasmesso sui canali Rai, che sta facendo molto discutere per i suoi contenuti. Nello spot un bambino mette in guardia un ragazzo più grande che la canna che si accinge a fumare potrebbe essere il primo passo verso la tossicodipendenza.
Nello spot infatti, si vede un bambino che sta passeggiando per strada si avvicina a un ragazzo più grande, in piedi con la schiena appoggiata al muro, e intento a prepararsi uno spinello; il bambino si avvicina incuriosito e gli chiede cosa stia facendo; il ragazzo abbozza, ma il bambino mostra di sapere benissimo come stanno le cose, e rimprovera il ragazzo, dicendogli che lo spinello è solo il primo passo verso l’uso di stupefacenti ben più pesanti.
Il ragazzo non sembra convinto, e allora il bambino lo informa di aver visto con i propri occhi gli effetti negativi della droga: a quel punto, una voce fuori campo presenta una statistica sugli ingressi in pronto soccorso causati da patologie legate all’uso di droga; infine il bambino, guardando direttamente in camera, recita il claim dello spot: Butta via la droga, non la vita.
Il breve spot ha fatto molto discutere in negativo gli utenti dei social, che ne criticano da un lato l’inefficacia comunicativa, sottolineando anche la carenza di attendibilità scientifica in riferimento ai dati divulgati; la condanna del filmato è totale, e si concretizza attraverso post seri e ragionati, ma soprattutto viene veicolata attraverso l’uso di meme; da alcuni, infatti, lo spot è stato paragonato a uno spezzone, dai toni simili, contenuto in una puntata della serie tv Boris.
Ma davvero il governo pensa di fare la guerra alla droga con questi spot ai limiti del ridicolo?
Un insieme di luoghi comuni privi di ogni base scientifica, una breve sequela di affermazioni che non hanno alcuna fondatezza scientifica o statistica e che si basano evidentemente… pic.twitter.com/MUzqjWILwR
— Riccardo Magi (@riccardomagi) November 22, 2023
La loro capacità di promuovere l’uso della droga con gli spot contro l’uso della droga è magistrale
— Clauderys 🐉 – #freePalestine🇵🇸 (@cladimic1999) November 21, 2023
Il ragionamento dietro lo spot “contro la droga” del governo è una roba così arretrata che pure mi nonno buonanima avrebbe fatto di meglio
— TrattoMale 🇵🇸🗣 (@trattomale) November 22, 2023
“Ogni anno, migliaia di persone vanno al pronto soccorso per patologie direttamente legate al consumo di droghe… Butta via la droga non la vita”
“Pronto soccorso” e “vita”, correlazione causa -effetto ineccepibile… equesta è la cosa più credibile dello spot. https://t.co/GeQkemz8s1
— Emanuele (@FijEma) November 21, 2023
lo spot contro la #droga in versione #blob pic.twitter.com/nwXh1Gr2bJ
— Cicciogamer guidaci verso il socialismo (@spearshadow) November 22, 2023
Lo spot istituzionale apparso sulla Rai vede ancora una volta la Cannabis demonizzata come droga di passaggio. Nell’articolo abbiamo sfatato questa teoria priva di fondamento scientificohttps://t.co/4Ia2QNUsYn
— FactaNews (@FactaNews) November 22, 2023
Il nuovo spot contro la droga essere tipo https://t.co/2l951m9GqT pic.twitter.com/GV0VVV6WWq
— Draft (@draft) November 22, 2023
Questo è comunque solo l’ultimo di una serie di spot contro la droga promossi dal governo; ricordiamo recentemente la campagna avente come testimonial il campione di calcio Roberto Mancini, all’epoca CT della Nazionale italiana.