A Roma, ventisei bambini e quattro maestre dell’asilo nido comunale Mameli a Trastevere si sono sentiti male dopo aver pranzato con i pasti preparati da un’azienda specializzata esterna, riso allo zafferano e pollo cremolato, come previsto in tutti i nidi di Roma, il lunedì. Nessuno è in gravi condizioni, ma ognuno dei bambini, tra gli 0 e i 3 anni, ha riportato prurito agli occhi e alla pelle, mentre le insegnanti una sensazione di soffocamento. La preside Loredana Tulli, nel frattempo, prova a rassicurare: “Per fortuna stanno bene e ci fanno riaprire subito, questo dice tutto. Ci faranno sapere cosa è successo”
La paura è stata tanta, ma per fortuna quest’episodio non ha riportato gravi conseguenze. Dopo le chiamate al numero di emergenza infatti, al nido si sono presentati il personale del 188 e quello sanitario, che hanno visitato le insegnanti e i piccoli alunni. Fortunatamente, per nessuno di loro c’è stato bisogno di andare in ospedale.
Sembrerebbe però che i pasti della scuola non siano cucinati in luogo, solo riscaldati, e provengono da una ditta esterna. In una nota del Comune di Roma si legge che “Da quest’oggi dunque sono in corso rilievi sulle derrate alimentari e su eventuali altre cause del rossore e dei disturbi manifestati dai bambini, bambine e da alcune educatrici. L’ispezione dei Nas nel punto cottura non ha portato a riscontri negativi sullo stato di conservazione degli alimenti o sul punto cottura, ma, per avere informazioni sull’esito delle analisi dei campioni bisognerà attendere alcuni giorni”
La preside Loredana Tulli ha raccontato al Corriere cosa è successo: “Durante il pranzo mi chiamano le educatrici che, in prima battuta, vedendo un rossore sui visi di alcuni bimbi, pensano alla malattia “bocca-mani-piedi” che sta girando. Poi però, i bambini con lo strano rossore erano troppi e anche un paio di maestre mostravano gli stessi sintomi. Così, ho subito fatto chiamare i genitori e anche l’ambulanza del 118, passaggio che attiva automaticamente carabinieri e Nas. La paura più forte? Che si trattasse di qualche strana allergia dato che nessuno manifestava mal di pancia o vomito”
Tulli racconta ancora che mentre i bambini venivano visitati con cura e mentre le educatrici venivano ascoltate per capire cosa potesse essere successo, i rossori si sono ridimensionati. La dirigente ammette che è stata “una botta di adrenalina”, ma ha fiducia nel team scolastico da lei guidato: “Le educatrici erano preoccupate e la cuoca, poveraccia, un cencio. Quello del Mameli è un organico fantastico. E i bambini non si sono agitati, alcuni si sono addormentati sulle brandine”
Anche l’assessora alla Scuola, Formazione, Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli, saputa la notizia, si è voluta esprimere a riguardo: “Mi sono voluta personalmente accertare che i bambini e il personale stessero bene.” – ha commentato – “La scuola deve essere un luogo sicuro e accogliente e la mensa è parte integrante di questo fondamentale spazio pubblico. Siamo tutti impegnati in un lavoro quotidiano per la qualità del servizio di refezione e dunque episodi come questo destano la massima attenzione: va chiarito subito cosa è successo perché non si verifichi più”.