Il rinomato ma tradizionalista pizzaiolo napoletano, Gino Sorbillo, ha recentemente introdotto la famigerata pizza all’ananas nel suo menù, suscitando non poche polemiche e reazioni accese sulla piattaforma Instagram. Dopo aver sperimentato con la pizza al granchio blu e quella dedicata a Berlusconi, Sorbillo ha deciso di spingersi oltre, proponendo la controversa pizza hawaiana con prosciutto cotto e ananas. Nel video condiviso, il pizzaiolo avverte ironicamente il pubblico di non scatenarsi contro di lui, dichiarando il suo attaccamento alla tradizione, ma mostrando la volontà di sperimentare nuovi percorsi culinari. Dopo aver assaporato la pizza, chiede addirittura il bis.
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Le reazioni dei fan sono state intense: in tanti hanno espresso il loro dissenso in maniera vivace. Ciononostante, Sorbillo ha difeso la sua creazione definendola una “pizza bianca particolarissima”, assicurando che è deliziosa e invitando gli scettici a provarla nel cuore del centro storico di Napoli.
Mentre alcuni ammirano la creatività di Sorbillo nel trattare la pizza come un’opera d’arte, altri non possono accettare questa “deviazione” dalla tradizione napoletana. La pizza all’ananas, originariamente ideata in Canada negli anni ’60 da Sotirios “Sam” Panopoulos, un cuoco greco immigrato, ha suscitato un dibattito persistente sulla sua legittimità nella patria della pizza. La sua storia è radicata in un contrasto audace tra la dolcezza dell’ananas e il salato del prosciutto, una combinazione che ha conquistato il palato canadese e oltre, nonostante le resistenze della purista cultura napoletana.