Gli alieni sarebbero tra di noi e ci studierebbero con l’intelligenza artificiale e con i droni: questa è la tesi di Garry Nolan, professore al dipartimento di patologia della scuola medica dell’Università di Stanford. Secondo il docente infatti, che sostiene anche di essere stato consulente dei servizi d’intelligence americani, gli alieni vivrebbero tra noi e ci studierebbero da molti anni grazie all’utilizzo di AI e droni.
Garry Nolan è uno studioso americano ha alle spalle oltre 300 pubblicazioni scientifiche e circa quaranta brevetti, oltre ad aver fondato otto aziende biotecnologiche. Lo scorso maggio, aveva esposto le sue idee al SALT iConnections di New York, un evento dedicato alle innovazioni nel campo della finanza, nell’economia, tecnologia e geopolitica, rivelando che, secondo lui, gli alieni sarebbero da molti anni sulla Terra e noi saremmo all’interno di un grande zoo per alieni.
Secondo il docente inoltre, che afferma di aver lavorato per la Cia e la difesa americana i contatti con gli alieni ad ora sarebbero devastanti per il nostro cervello. Nolan infatti sostiene che alcuni esponenti dei servizi d’intelligenze gli avevano chiesto di esaminare le risonanze magnetiche del cervello di alcuni piloti coinvolti in UAP, ovvero fenomeni aerei non identificati, e che aveva scoperto che la loro materia cerebrale era rimasta orribilmente danneggiata, con segni di neurodegenerazione simili a quelli della sclerosi multipla.
L’insegnante inoltre, a sostegno della sua ipotesi, cita anche numerosi oggetti misteriosi rilevati da diversi sensori, come i radar o telecamere a infrarossi. Ha inoltre rivelato di aver analizzato dei frammenti che potrebbero provenire da UAP e di aver scoperto degli strani rapporti tra isotopi radiottivi, in un campione di magnesio prodotto da un’esplosione di un presunto UFO in Brasile.
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