Il film Zack, cane eroe finisce con Joshua, un bambino ebreo di 10 anni, che viene portato in un campo di concentramento e ritrova il suo cane perduto, oggi adottato dalle SS, che torna il suo amico più leale. Zack riconosce subito Joshua, ricordando il bel tempo passato insieme. I due tenteranno la strada della fuga dal campo per inseguire nuovamente la libertà.
Il film Zack, cane eroe dunque non ci dà una risposta definitiva su quello che sarà il futuro del pastore tedesco e del piccolo Joshua, ma lascia al pubblico la speranza che i due si siano lasciati per sempre alle spalle il terrore dell’Olocausto.
Ricordiamo che la trama del film è incentrata su Zack è un pastore tedesco che viene separato dalla sua famiglia, e dal suo padroncino, un bambino di nome Joshua, a causa delle leggi razziali che impediscono a degli ebrei di possedere animali domestici. Il cane inizialmente diventa un randagio, poi viene catturato e adottato da un addestratore di cani delle SS. Cambiato il nome in Blitz diventa un diligente cane a servizio del regime per cercare proprio gli ebrei e provare a stanarli dai loro rifugi segreti. Il regime, di fatto, trasforma il carattere del cane che diventa un’arma più che una compagnia.
Il commovente film sull’amicizia tra un animale e un bambino, diretto da Lynn Roth e tratto da un romanzo di Asher Kravitz, ci porta all’interno dei campi di concentramento nazisti. Dopo essere stati divisi dalle leggi di Norimberga i due si ricongiungeranno e proveranno a trovare la strada per la libertà insieme.