Gabriel Garko sta per tornare in televisione con la fiction Se potessi dirti addio con Anna Safronick, su Canale 5 dal 20 marzo. Al piccolo schermo, d’altronde deve gran parte della sua notorietà ed una carriera che, ormai, dura da molto tempo nonostante momenti alterni. Chi si ricorda, però, com’era Gabriel Garko quando era giovane e, soprattutto, dove ha iniziato a compiere i primi passi per approdare alla recitazione?
Iniziamo con il dire che Garko deve molto al suo aspetto fisico e a quella bellezza assolutamente evidente che gli ha aperto diverse porte. Primo aspetto essenziale sicuramente l’altezza di 1,90 che lo ha aiutato soprattutto nella sua attività di modello. L’evento, però, che lo porta a conquistare le prime foto suoi giornali è il concorso de Il più bello d’Italia, che vince nel 1991.
Prima di quel momento il suo nome era ancora Dario Oliviero, un’identità che è stata ampiamente soppiantata da quella di Gabriel Garko. E, proprio con questo nome, ha iniziato a prendere parte a dei fotoromanzo, fino a che nel 1995 non esordisce in un cortometraggio con Francesca Dellera. Si trattava di Troppo Caldo, diretto da Roberto Rocco e presentato Festival internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nello stesso anno, poi, è al cinema con Paparazzi di Neri Parenti.
Come preannunciato, però, è la televisione che lo consacra grazie al pubblico femminile che s’innamora di lui e dei suoi personaggi, spesso tenebrosi. Tra i titoli più noti sicuramente Il bello delle donne, L’onore e il rispetto, Io ti assolvo, Il sangue e la rosa, Caldo criminale e Il peccato e la vergogna.
Una lunga frequentazione del piccolo schermo che, però, si è alternata anche ad alcune partecipazioni cinematografiche. La più importante e riuscita sicuramente quella de Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek. Quella, invece, che ha suscita maggior scandalo è Senso ’45 di Tinto Brass, con una scena di nudo integrale.
Dopo tanto successo, però, Garko ha vissuto anche degli anni si silenzio che ha, in parte, imputato al suo coming out durante il Grade Fratello 2020. Oggi, però, è pronto a tornare nei panni di Marcello, che tutti chiamano il paziente 13. Si tratta, infatti, di un uomo che, dopo un lungo coma, si sveglia senza nessuna traccia di ricordo e che ha dato a Garko la possibilità di liberarsi del peso del suo passato, come ha dichiarato l’attore durante la presentazione del progetto diretto da Simona Izzo e Ricky Tognazzi.