Francesco Schiavone, ex-boss della mafia dei Casalesi, ha deciso di collaborare con le autorità dopo ben 26 anni di carcere: una scelta di portata storica che ha gettato nuovamente luce sull’eredità famigliare di “Sandokan”. Infatti, Schiavone ha sette figli, tutti concepiti assieme alla moglie Giuseppina Nappa: i primi due, Nicola e Walter Schiavone, hanno iniziato a collaborare con la giustizia nel 2019 e nel 2021, seguiti da Carmine, Ivanhoe , Emanuele Libero ed infine Angelica e Chiara, nate durante la latitanza del boss della camorra campana.
Partiamo dai primogeniti, Nicola e Walter. Il primo ha attualmente 45 anni ed il maggiore dei figli nati dal boss. Dopo qualche tempo che suo padre è stato incarcerato ed ha scontato più ergastoli (Francesco Schiavone è entrato in prigione per la prima volta l’11 luglio 1998, senza mai uscirne), è diventato il capo dei Casalesi, nonché reggente e facente veci del padre. Come riporta Repubblica, nel 2010 è stato catturato dalle autorità dopo essere stato scoperto all’interno di un villino abusivo di Casal di Principe, dimagrito di 18 chili e con la barba tagliata completamente. Nel 2019 ha iniziato a collaborare con la giustizia.
E cosa sappiamo invece di Walter Schiavone? Secondogenito di Francesco, scrive Fanpage, collabora con la legge dal 2021, ha succeduto al potere dei Casalesi il fratello maggiore Nicola una volta che nel 2010 è stato catturato dalla polizia e nel 2018 è entrato nel sistema di protezione testimoni in seguito al pentimento del fratello.
Il terzo figlio di Francesco Schiavone è Carmine, detto “Carminotto” o “Staffone”, che nel gennaio del 2013 è stato acciuffato dagli agenti della polizia dopo un inseguimento per le vie del centro di Aversa. Ai carabinieri che lo arrestavano ha detto: “Siete stati bravi”. Carmine è omonimo di un cugino di suo padre, un boss pentito, che morì nel 2015, a 72 anni, e che oggi è ricordato per aver svelato gli intrecci e i veleni della Terra dei Fuochi. A proposito di epiteti, anche Francesco Schiavone ha un soprannome, Sandokan, di cui abbiamo spiegato il significato.
Ivanhoe Schiavone è stato chiamato così in onore al celebre personaggio del romanzo storico di Walter Scott, mentre l’altro fratello ha come secondo nome “Libero” perché concepito durante un permesso premio di Francesco nel corso degli anni ’90. Entrambi i fratelli sono stati arrestati nel maggio del 2012, dopo che erano stati a capo di un vero e proprio racket della pubblicità nel dicembre dell’anno precedente, quando avevano addestrato giovani ventenni a costringere i commercianti di Casal del Principe a sottoscrivere contratti di acqusto di specifico materiale pubblicitario per il Natale 2011, come ad esempio calendari, penne e portachiavi.
Ed infine le due ultime figlie femmine, Angelica e Chiara. Nate entrambe durante la latitanza del boss adesso pentitosi ed intenzionato a collaborare con le autorità, come riporta Cronache della Campania, tutte e due sono volontariamente entrate nel programma di protezione testimoni da quando nel 2018 il fratello maggiore Nicola si è pentito ufficialmente delle sue azioni. A differenza del marito di Angela, che non ha accettato la protezione ed ha continuato a vivere invece a Casal di Principe.