Francesca Pascale è tornata a parlare del suo orientamento sessuale dalle colonne di Repubblica, spiegando che non si sente lesbica, queer o fluida, ma preferisce definirsi “una donna libera”. Pascale è conosciuta per aver avuto una lunga relazione con Silvio Berlusconi, terminata nel 2020, a cui ha fatto seguito il matrimonio con la cantante Paola Turci, celebrato due anni dopo la fine della storia col Cavaliere.
“Faccio fatica a definirmi” – ha provato a spiegare la politica napoletana a Repubblica – “però credo sia giusto dare i nomi alle cose, quindi, nel linguaggio che oggi conosciamo – prima non avevamo le parole (e forse si stava pure un pochino meglio) – non mi sento queer, lesbica o fluida, ma donna libera. Mi sono sempre lasciata libera nelle scelte. Se una persona mi dava la luce, la forza di appassionarmi e di interessarmi, lo facevo a prescindere dalla sua sessualità”
Pascale quindi ribadisce le sue posizioni che aveva già esternato nel 2019, un anno prima che lei e Berlusconi chiudessero la loro relazione, spiegando anche che quando le davano della lesbica non si è mai sentita offesa “Semmai violata nella privacy” e che non ha mai usato paletti per definirsi: “non ho mai detto né di essere eterosessuale né gay. Nelle amicizie come nell’amore non seguo stereotipi. Dieci anni fa mi sono innamorata di un uomo straordinario, domani chissà”. Quel “domani” ha visto Francesca chiedere a Paola Turci di sposarla, con un matrimonio celebrato in Toscana, nei pressi di Siena.
Sembra inoltre che Berlusconi fosse a conoscenza dell’orientamento sessuale di Pascale. Come riporta Gay.it, il giornalista e fondatore de Il Fatto Quotidiano raccontò di una cena con lui, Berlusconi e Pascale a casa di Melania Rizzoli, durante la quale Pascale lo ringraziò per non aver pubblicato la notizia di una relazione tra lei e un’attrice bulgara. Quando Francesca Pascale sottolineò che la relazione non aveva mai avuto luogo, Berlusconi commentò con una battuta: “Peccato…!”