In molti aeroporti internazionali è decaduto finalmente il limite dei 100 ml di liquidi a bordo da portare all’interno del bagaglio a mano. Una piccola rivoluzione, questa, resa possibile dall’arrivo dei cosiddetti scanner CT in 3D. Attrezzature che possono individuare subito eventuali sostanze pericolose in valigia, senza che i flaconi siano conservati in buste trasparenti. E anche senza l’obbligo di suddividere i liquidi in piccole bottiglie da 100 ml appunto. Ma attenzione: non tutti gli scali sono attivi in questo senso, tanto che l’ENAC consiglia sempre di controllare se l’aeroporto di partenza e quello di arrivo seguono la stessa policy. Per avere un quadro più chiaro della situazione, comunque, ecco una lista dei Terminal già in possesso dello scanner. Si tratta di:
- Milano Linate
- Milano Malpensa Terminal 1
- Roma Fiumicino Terminal 1
- Aeroporto di Torino
- London City Airport
- Teeside Airport
- Newcastle Airport
- Dublin Airport
- Shannon Airport
- Donegal Airport
- Gatwick – In uso in alcune aree
- Heathrow – In uso in alcune aree
- Luton – In uso in alcune aree
- Birmingham
- Amsterdam – Disponibile in parte
- Madrid Barajas
- Barcelona El – Prat
- Palma de Mallorca – Attivo dalla fine del 2024
- Stoccolma
Per quale motivo, però, la regola dei 100 ml sta decadendo? Come anticipato l’innovazione dipende dall’introduzione nei diversi scali degli Scanner CT. Si tratta di macchinari sofisticati in grado di sostituire o migliorare i controlli effettuati manualmente dal personale dell’aeroporto interessato. Questi dispositivi, infatti, rimandano un’immagine dettagliata in 3D di tutto ciò che è contenuto all’interno del bagaglio a amano, liquidi e apparati tecnologici compresi. Un risultato ottenuto essenzialmente attraverso la topografica computerizzata.
La stretta alla sicurezza risale al 2006 anno di entrata in vigore delle regole sul bagaglio a mano e in particolare sulla presenza di sostanze liquide con sé. Compresi profumi, dentifricio e mascara. Una scelta resa purtroppo necessaria dalla possibilità, per i terroristi, di utilizzare per i loro attentati sostanze liquide, più difficili da rilevare.
Entro il 2026, dunque, gran parte degli aeroporti europei dovrebbero aver adottato la nuova tecnologia. Prima di questa data, comunque, ribadiamo che è sempre meglio informarsi con una certa attenzione per evitare sgradite sorprese all’arrivo nella propria destinazione o in partenza verso casa. Perciò, sempre occhi aperti,