Michelle Comi, content creator di OnlyFans da svariate migliaia di follower, è protagonista in queste ore di una polemica social, scatenata da un video su Instagram girato con I duo toscano. La ragazza si è rivolta alla coppia, formata da Lorenzo Fibbi e Matteo Trombetta, chiedendo loro se gli piacesse il suo “Auschwitz”, riferendosi in realtà all’outfit succinto. Un gioco di parole di pessimo gusto che ha suscitato reazioni sdegnate da parte dei politici locali e non solo. Torinese, con un diploma di liceo artistico in tasca, Michelle Comi inizia a lavorare all’Istituto dei Tumori di Milano dal 2016, come impiegata amministrativa.
Un periodo della vita che non ricorda con particolare gioia. “Prendevo 1400 euro al mese. Avevo solo Instagram, eppure non ero ben vista al lavoro. Ero vittima di mobbing e le mie colleghe mi guardavano malissimo“, ha detto in un’intervista. Poi parzialmente smentita dalla ragazza che ha tenuto a specificare di non aver mai subito mobbing. E di aver lasciato il lavoro solo per motivi personali. Poi, la decisione di aprire il canale su OnlyFans. “Quanto guadagno? Preferisco non dirlo, ma non è paragonabile al mio stipendio in ospedale“. Da qui diventa ben presto una creator hot di un certo rilievo.
Michelle Comi ha dato il via a un’azienda vera e propria, con tanto di partita IVA e cinque collaboratori. Questo non la mette al riparo da polemiche e pericoli. Tempo fa, infatti, ha raccontato di aver dato ad uno dei suoi abbonati la possibilità di partecipare alla creazione di un video hot assieme a lei. Salvo poi scoprire che il suo ospite fosse minorenne. Il video è stato naturalmente eliminato.
Altro caso mediatico da segnalare con Comi come protagonista, il video girato con Gigi Pescheria (Luigi Pisacane) a bordo di un’ambulanza, dove la donna fingeva di essere un medico che prestava cure al paziente. Alcune associazioni di categoria sono insorte perché Comi avrebbe abusato di un mezzo destinato alla cura delle persone.
Tra le scelte da fare, oltre ai contenuti da fornire su base quotidiana ai seguaci, anche collaborazioni con creator digitali di altro “tipo”. Come appunto I duo toscano. Il video ha provocato le reazioni sdegnate di molti politici locali. A partire da Marco Carrai, presidente della Fondazione Meyer nonché console d’Israele.
Il duo toscano ha preso posizione in due storie su Instagram, senza però eliminare il video, difendendo l’operato loro e di Comi. “È ovvio che noi scherziamo e che è solo un gioco di parole con ‘outfit’ non c’è nessun black humor, nessun riferimento alla Shoah, non è un video mirato a offendere nessuno. Ci dispiace che qualcuno possa essersela presa. Pace amore e rispetto per tutti. Non soffermiamoci su queste cose ragazzi. Noi scherziamo e voi follower lo sapete bene e a noi baste questo. Non vogliamo problemi di nessun tipo e non alludiamo a niente“.