In questi giorni di escalation militare in Medioriente, dove si è arrivati al 193.mo giorno di guerra a Gaza. E dopo l’aggressione dell’Iran su Israele tra sabato e domenica scorsa, la domanda è d’obbligo. L’Iran possiede un’arma nucleare? Il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento, Abolfazl Amouei è stato criptico, ma nemmeno troppo. “I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un’azione militare contro Teheran, siamo pronti a usare un’arma che non abbiamo mai usato prima“. L’arma mai usata prima sarebbe la bomba atomica. In realtà l’Iran non possiede un arma nucleare, ma ha 121 chili di uranio arricchito al 60% che possono portare in breve tempo alla costruzione della bomba.
Dunque, al momento è impossibile stabilire quali saranno le prossime mosse. Nella fattispecie se Israele risponderà o no all’attacco, quando e con quale intensità. Nonostante il frenetico lavoro delle diplomazie internazionali, e gli inviti alla calma da più parti, quest’ultimo cambio di scenario rischia di essere davvero terribile.
L’Iran ha sempre affermato di “non avere intenzione di costruire armi nucleari“. Tuttavia, come anticipato, è in possesso di una quantità tale di uranio da creare tre bombe atomiche. Secondo quanto comunicato dall’Agenzia internazionale dell’Energia atomica (Aiea) da dicembre si segnalava un anomalo aumento della produzione di uranio arricchito al 60%, la base minima necessaria per la produzione di un ordigno atomico. Ciò vuol dire che le centrifughe sono in piena attività. Nel frattempo, sempre dall’Aiea, fanno sapere che l’Iran ha chiuso domenica i suoi impianti nucleari per timore di ritorsioni da parte di Gerusalemme.
Quali nazioni hanno l’atomica?
Le nazioni che hanno dichiarato di possedere armi nucleari sono Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Regno Unito (ovvero gli stati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, titolari del diritto di veto). A queste si aggiungono Pakistan, India, e Corea del Nord.
Altri cinque stati, invece, aderiscono al programma di condivisione nucleare della NATO. Ovvero, ospitano sul proprio territorio armi nucleari statunitensi. Si tratta di Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia.
Sudafrica, Ucraina, Bielorussia e Kazakistan, invece, sono gli unici governi che hanno rinunciato volontariamente alle armi nucleari che possedevano.