Il centro di Roma è letteralmente invaso da una profusione di lucchetti e non si tratta certo di quelli di mocciana memoria utilizzati come promessa e pegno d’amore. Piuttosto è un nuovo elemento poco estetico nato dal proliferare di bed & breakfast nelle zone più turistiche della capitale come Trastevere, Monti e Prati. Si chiamano lockbox e hanno una combinazione. Al loro interno è custodita una chiave. Per aprirli è sufficiente inserire il codice fornito dal proprietario della casa vacanza. In questo modo, dunque, è possibile entrare nell’appartamento prenotato senza la presenza di una persona fisica. Ciò agevola enormemente le operazioni per il check-in. Allo stesso modo, poi, la chiave dell’appartamento può essere riposta dentro al momento della partenza. Il tutto, dunque, senza vincoli di orari per il proprietario come per il turista.
L’aspetto pratico, però, si scontra con uno ancora più importante relativo la sicurezza. Non bisogna dimenticare, infatti, che molte strutture ricettive si trovano all’interno di stabili normalmente abitati. Questo vuol dire che gli inquilini si trovano a dover sopportare e subire un via vai continuo di persone estranee la cui presenza non è stata registrata in nessun modo.
L’utilizzo di questi lucchetti, infatti, evita al proprietario di chiedere e controllare i documenti dei suoi ospiti per poi dare notizia alle diverse questure. Non è un caso, dunque, che alcune città come Venezia, Genova e Milano si stiano adoperando con le amministrazioni comunali per eliminare definitivamente dai portoni e dalle strade questi lucchetti. I maxi lucchetti, poi, sono già vietati a New York dove, la loro presenza, infatti, può portare a una multa per 400 dollari.