Dici 44 Magnum, anzi .44 Magnum, e pensi subito a Clint Eastwood e al suo ispettore Callaghan, che negli anni ’70 fu protagonista di una serie poliziesca di successo. Una saga talmente celebre da far diventare di culto anche l’arma dell’ispettore di San Francisco. Ma, anche se lo abbiamo pensato tutte e tutti, la .44 Magnum non è un arma, bensì una cartuccia per arma corta, prodotta da Smith & Wesson negli U.S.A. a partire dal 1955. Per semplicità, la parte è diventata il tutto. Così, nel titolo del film del 1973 Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan, la cartuccia diventa direttamente una pistola. Ovviamente, la preferita del nostro eroe.
A livello tecnico, la .44 Magnum ha avuto per molto tempo lo scettro di cartuccia più potente per arma corta, ovvero per un’arma la cui canna ha una lunghezza inferiore ai 30 cm. Oppure, la cui lunghezza totale non supera i 60 cm. Si tratta di un’evoluzione della .44 Special, il cui bossolo è stato allungato a una lunghezza di 32,64 mm. Da qui il nome Magnum. Pesa circa 15,6 grammi e per lei fu costruito il revolver Smith & Wesson 29.
La cartuccia ha avuto grande successo soprattutto negli Stati Uniti d’America. In Europa non è andata altrettanto bene, poiché risultava essere di minore gestibilità rispetto ai calibri più piccoli.
Questa è una 44 Magnum, una delle pistole più potenti del mondo, capace di far saltare la testa a un toro. Che effetto fa vista dalla vostra parte?
Come detto, da un punto di vista culturale, la 44 Magnum (il termine è improprio ma funziona), è diventata un’icona del cinema anarchico degli anni ’70, grazie a personaggi come Harry Callaghan. E anche a Travis Bickle, l’indimenticabile protagonista di Taxi Driver.