Il nome scientifico è Procambarus clarkii, ma l’appellativo di gambero rosso della Louisiana o meglio di gambero killer rende meglio l’idea della sua pericolosità. Si tratta di un crostaceo d’acqua dolce considerato tra le cento peggiori specie invasive in Europa. Il cui impatto sulla biodiversità degli ecosistemi può essere devastante. La notizia è che ora si trova anche in Italia. In particolare, nel Parco Valle del Lanza, a cavallo fra il Varesotto e il Comasco.
Come si evince dal nome è originario delle aree palustri e fluviali degli Stati Uniti del sud e del Messico nord-orientale. Le sue carni sono gustose, ragione per cui si trovano molti allevamenti di questo esemplare. Data la sua alta capacità di adattamento e la sua velocità di riproduzione si è diffuso con velocità, anche in mare, sfuggendo al controllo degli allevatori e anche a causa di un mancato controllo. Con pesanti ripercussioni sull’ecosistema. Il gambero della Louisiana, infatti, è onnivoro e vorace.
Rischia quindi di eliminare anfibi, insetti acquatici e anche specie vegetali. Annullando la biodiversità di un ambiente. Inoltre, scava tane anche profonde tane che possono indebolire gli argini di fiumi e torrenti. In più, è portatore sano di alcune gravi malattie, tra cui la famigerata “peste del gambero”, letale per gli altri crostacei.
Di colore rosso brunastro, quando sessualmente attivi, e verdastro in giovane età, si differenzia dal gambero di fiume italiano per la presenza di una piccola spina sulla base delle chele.
In queste ore, come detto, alcuni gamberi della Louisiana sono comparsi tra i comuni di Malnate e Vedano Olona (in provincia di Varese) e quelli di Bizzarone, Solbiate con Cagno, Valmorea e Rodero in provincia di Como. Le autorità preposte si sono già attivate per individuarlo e catturarlo. Si chiede anche la collaborazione dei cittadini. Nel caso ci si possa imbattere in qualche esemplare, va subito segnalato al numero 340.8294405. I gamberi catturati saranno poi inceneriti.