La storia breve è questa: Blade Runner, letteralmente il corridore di lame (ma lo spiegheremo meglio), venne scelto da Ridley Scott perché più intrigante rispetto ai precedenti titoli provvisori del film che avrebbe adattato per il grande schermo il romanzo Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick.
La storia lunga è un po’ più articolata, ma vale la pena di essere raccontata, per rendere omaggio a un film che usciva in sala il 25 giugno 1982. Perché Blade Runner, cosa c’entrano i corridori di lame con i replicanti. E soprattutto, chi erano i Blade Runner? Proviamo a dirlo qui.
Dalle pecore elettriche a Blade Runner
In principio fu il romanzo di Philip K. Dick, Il cacciatore di androidi, in originale Do Androids Dream of Electric Sheep?, pubblicato nel 1968 e traducibile, rudemente in “Gli androidi sognano pecore elettriche?”. Il riferimento, sparito dal film, è all’impossibilità per i personaggi ad avere un vero animale da compagnia in quel futuro distopico.
Poi, arrivò Ridley Scott che, annoiato dalla pre-produzione di Dune, si lanciò anima e corpo in un progetto che gli avrebbe cambiato la vita. La storia di un cacciatore di replicanti, Rick Deckard, incaricato di “ritirare” quattro androidi fuggiti. Che però metteranno in discussione la sua stessa umanità e la natura della vita. In due parole Blade Runner.
Che effettivamente con gli androidi e le pecore di Dick non c’entravano molto. E nemmeno con Dangerous Days che, fino a quel momento, febbraio 1980, intitolava l’adattamento del romanzo di Dick, realizzato con la sceneggiatura dell’attore Hampton Fancher.
Scott salì a bordo e lo stravolse del tutto (a partire dallo script). Propose quindi come titolo Blade Runner, ispirato a un altro romanzo sci-fi, The Bladerunner, il Medicorriere di Alan E. Nourse. Una storia che a Scott piacque così tanto da comprare i diritti del libro di Nourse soltanto per usare il titolo.
Per essere precise, anzi, il regista prese in prestito il titolo del trattamento per l’adattamento cinematografico che William S. Burroughs scrisse per il romanzo di Nourse, chiamato Blade Runner (a movie).
Il romanzo di Nourse parlava di un futuro distopico in cui i medici erano costretti a lavorare nell’illegalità, poiché le cure che dispensavano erano finalizzate alla sterilizzazione degli uomini. In modo da evitare il sovrappopolamento. I dottori, allora, erano supportati da corrieri che portavano con sé il materiale medicale, tra cui i bisturi. Che nello slang americano si chiamano blade (lame).
Nell’idea che Scott aveva del suo film il personaggio di Deckard (Harrison Ford), doveva avere lo stesso spirito di queste figure. Utilizzò quindi il termine Blade Runner come un termine informale per il personale della divisione di polizia ‘Rep-Detect’.