La teoria del tutto finisce con la grande celebrazione per il fisico Stephen Hawking, insignito dalla Regina Elisabetta del titolo di Cavaliere dell’Ordine britannico. Riconoscimento che riceverà affiancato dalla moglie Jane e dai figli.
Il film diretto nel 2014 da James Marsh si intitola proprio come la celebre teoria di Stephen Hawking, un intreccio di studi che mirava a unificare tutte le principali questioni della Fisica in una sola legge.
Geniale fin dalla giovane età, Stephen Hawking, interpretato da Eddie Redmayne premiato con l’Oscar per il ruolo, è uno studente di Cosmologia a Cambridge. E già da allora studia l’equazione matematica in grado di spiegare la nascita dell’Universo. Quando conosce la studentessa di lettere Jane Wilde (Felicity Jones) comprende subito come sia la donna della sua vita. Il loro è un amore saldo, che resiste anche quando Stephen manifesta i primi sintomi della malattia che caratterizzerà la sua vita, l’atrofia muscolare progressiva.
Una condizione degenerativa che impedisce a Hawking di vivere una vita “normale”. Stephen non riesce a camminare, scrivere e parlare. In questo momento, Jane sceglie di essergli al fianco. I due si sposano e hanno due figli. A man a mano che la malattia progredisce, Jane sente la pesantezza del ruolo a cui si è votata con amore. Per questo, trova conforto nell’amicizia del vedovo Jonathan, conosciuto agli incontri del coro.
Quando la salute di Stephen precipita, Jane si allontana da Jonathan, verso cui aveva iniziato a provare dei sentimenti. Hawking nel frattempo perde anche l’uso della voce e questo provoca in lui una grave crisi depressiva. Lenita dalla vicinanza dell’infermiera Elaine, che successivamente sposerà (e da cui divorzierà in maniera tumultuosa). Ormai Stephen e Jane sono sempre più distanti. E in occasione della pubblicazione di un libro sul tempo, decide di lasciar libera la moglie.
Per comunicare usa una voce sintetizzata, mentre tutta la comunità scientifica lo incorona come uno dei più grandi fisici della sua era. Tanto, da ricevere l’ambito riconoscimento assegnatogli da Elisabetta III.