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Home » Spettacolo » Dov’è stato girato Borotalco di Carlo Verdone?

Dov’è stato girato Borotalco di Carlo Verdone?

Ecco le location principali di Borotalco, il film di Carlo Verdone girato a Roma nel 1982, tra i più amati dai fan.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino7 Luglio 2025
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Borotalco
Borotalco (fonte: Cineriz)
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Roma è per Carlo Verdone quello che è New York per Woody Allen. E in Borotalco, cult movie assoluto del 1982, è il palcoscenico perfetto per la storia del timido Sergio Benvenuti che, fingendosi Manuel Fantoni, conquista la spumeggiante Nadia Vandelli (la compianta Eleonora Giorgi). E vede i suoi sogni infrangersi. Il film si contraddistingue nella cinematografia di Verdone per delle location quanto mai varie. C’è il centro storico, in particolare quello dov’è vissuto davvero Verdone, ma anche le zone di una periferia lontana dal cuore pulsante dell’Urbe.

L’inizio del film, con un montaggio alternato che sembra voler unire i due protagonisti, invece rivela i loro veri partner, Rossella (Roberta Manfredi) e Cristiano (Enrico Papa), è girato a Piazza Bernardo Zamagna in zona Fonte Meravigliosa (nella parte sud di Roma). Nel film lei racconta di vivere in Via Stilicone 228, in zona Tuscolana. Rossella, invece, abita a via Antonio Veranzio, nella stessa zona di Nadia.

Ci spostiamo in uno dei luoghi più eleganti di Roma, dove si trovano i colossi della Musica, ubicati in via del Conservatorio, nel rione Regola, vicino alla reale abitazione della famiglia Verdone.

Sempre qui, che non si trova lontano da via Arenula, in pieno centro, si trova anche via San Paolo della Regola, dov’è ubicato il negozio di alimentari del padre di Rossella, il leggendario Mario Brega.

 

Ricordate il povero Sergio con il cartello “La musica avvicina a Dio?”. Ebbene, quella scena ha preso vita a San Gregorio al Celio, vicino al Circo Massimo.

Veniamo a uno dei cuori narrativi del film, la casa di Manuel Fantoni, che si trova, almeno nel film, in via della Farnesina a un numero civico che però non esiste (siamo andate a cercarlo). L’interno, bellissimo, si trova in via Lupatelli, a Villa Bonelli, zona del quartiere Portuense a Roma Sud.

 

La vera casa di Sergio, invece, si trova al convitto Pio XII, a piazza San Salvatore in Campo (sempre vicino a via San Paolo alla Regola e Via del Conservatorio).

Non finisce qui, perché il leggendario teatro Tenda si trovava a piazza Mancini, non lontano dall’Auditorium Parco della Musica e dallo Stadio Olimpico. Qui Lucio Dalla effettivamente tenne una serie di concerti in quegli anni ed era un luogo molto amato dai giovani capitolini.

 

La sequenza del pattinaggio a rotelle con Nadia che si unisce a Manuel e Marcello è stata girata nella Galleria Colonna, o meglio Galleria Sordi, nel cuore del Centro Storico. La Stazione Termini ospita la sequenza successiva dove si consuma il dramma di Sergio.

E il mare? La spiaggia che vediamo è quella di Ostia, mentre nella scena della moto i due percorrono via Cristoforo Colombo. Infine, i due matrimoni sono ambientati in chiese notissime. Ovvero, gli esterni di San Giorgio al Velabro e l’interno di Santa Maria in Domnica alla Navicella per Sergio e Rossella. Che ospita anche le nozze di Nadia e Cristiano.

Sergio e Rossella andranno a vivere a Viale Palmiro Togliatti. Mentre la scena finale, con il bacio tra Nadia e Sergio è stata girata a via Umberto Saba, in zona Laurentina.

Dopo la morte di Eleonora Giorgi, Verdone ricordò con grande affetto la dolcezza della sua amica, riferendosi in particolare a quanto fosse stato bello fare assieme Borotalco:

“Se è venuto bene il merito fu anche suo. Ha trasmesso tanta creatività. L’ho presa perché mi convocò Angelo Rizzoli. Mi disse che dopo due film con Manfredi e Lattuada, Eleonora aveva visto Un sacco bello e Bianco Rosso e Verdone e voleva lavorare con me. Gli dissi accetto, purché avessi al mio fianco lo sceneggiatore Enrico Oldoini. Il personaggio di Nadia Vandelli, brillante, sveglia, lo disegnammo su di lei, mentre io ero l’imbranato. Fummo una coppia perfetta“.

 

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