C’è chi ieri sera, al termine della finale olimpica femminile di spada, ha urlato alla stoccata vincente delle azzurre e chi mente. La cinquantesima medaglia alle olimpiadi conquistata dalla scherma ha un valore storico. Perché è la prima mai ottenuta dalla nazionale femminile di spada. E perché è arrivata contro la squadra di casa, la Francia, con un tifo che definire contrario è poco (e ci sta, figuriamoci). Ma visto che i successi si costruiscono anche sui dettagli, Rossella Fiamingo ha raccontato a caldo uno dei motivi che hanno portato l’Italia a trionfare al Grand Palais di Parigi. E ai microfoni della RAI ha spiegato con candore:
“Il nostro preparatore, Andrea Vivian, ci aveva anche registrato un audio con il tifo francese e quindi avevamo allenato pure questo, ad allenarci con il tifo francese nelle orecchie“.
In che senso si sono allenate con il tifo francese nelle orecchie IO MI SENTO MALE#Giochiolimpici pic.twitter.com/4KwskvYYCK
— NoMore (@veryverylate) July 30, 2024
Un’idea davvero brillante, quella di Vivian, che ha fatto allenare la squadra con le cuffie nelle orecchie, facendo ascoltare ininterrottamente quel suono potenzialmente disturbante (di sicuro, distraente). Del resto, la scherma è una disciplina dove la concentrazione è regina assoluta.
Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo e Mara Navarria, questo il nome delle fantastiche quattro, hanno trovato forza, dunque, dai cori dei tifosi, che intonavano La Marsigliese a ogni punto delle loro beniamine. Per fortuna, questo non è servito a fermarle, anzi. Queste atlete strepitose hanno vinto in rimonta, assicurandosi la stoccata decisiva nel minuto supplementare. Alberta Santuccio ha trasformato un onorevole argento, in un oro da prima pagina.