Stavolta la notizia è vera. Massimo Cotto, speaker di Virgin Radio, giornalista musicale tra i più apprezzati in Italia, è morto. A darne notizia in una nota è la stessa emittente.
“Ci ha lasciati questa notte. Vogliamo essere noi, la sua (seconda) casa, a dirvelo, perché Massimo era uno di noi. Era un conduttore fenomenale ma anche molto di più. Le sue interviste sono magistrali. Giornalista straordinario, scrittore, autore, attore di teatro sempre con la voglia di raccontare e (incantare) stupire chi aveva di fronte o all’ascolto.
(…) In tutti questi anni ci ha sempre dato il Buongiorno con il sorriso e con il suo inconfondibile umorismo (non dimenticheremo mai le sue battute), tenendoci compagnia con una passione infinita per la musica e per tutte le forme d’arte. Siamo vicini alla sua famiglia (Chiara, Francesco e alla mamma Marisa) e a tutti voi che, come noi, lo avete amato e apprezzato. Ciao Massimo, fai buon viaggio“.
Massimo Cotto nasce ad Asti il 20 maggio del 1962. La folgorazione per la musica nasce in età adolescenziale quando ascoltando una trasmissione radiofonica scopre il significato di Thunder Road di Bruce Springsteen. Così, lascia il basket, che probabilmente sarebbe stato la sua vita, e si lancia nel mondo delle radio private. Un amore, quello per il microfono, che lo accompagnerà fino alla fine.
Il debutto in radio, nel 1983 nella sede regionale della Rai. Poi, l’approdo nella leggendaria trasmissione RaiStereoNotte, di cui condurrà sette edizioni. Resta in Rai fino al 2003. Successivamente inizia la sua peregrinazione nelle emittenti più importanti: Radio 24, Radio Capital e Virgin Radio.
Massimo Cotto è un vero punto di riferimento per il giornalismo musicale, al pari di un altro grande come Ernesto Assante di La Repubblica, scomparso lo scorso febbraio. Ma anche la sua attività di autore è particolarmente apprezzata. Scrive il Sanremo di Antonella Clerici nel 2010 ed è autore di Piero Pelù nella sua esperienza a The Voice of Italy, solo per citare due attività.
Scrive numerose biografie ufficiali di stelle della musica italiana e non, da Patty Pravo a Irene Grandi, passando per Francesco Guccini e Ivano Fossati. E Leonard Cohen e Bob Marley.
Nella sua vita ha sempre avuto molteplici interessi, radio, televisione, giornali, libri, tutti sempre uniti dal filo rosso della musica. Ma ha anche lavorato in politica, nel 2012, come assessore tecnico alla Cultura, al Palio, alle Manifestazioni e alle Pari Opportunità nella Giunta di Fabrizio Brignolo ad Asti.
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Lascia la moglie Chiara Buratti, sposata nel 2006 con Francesco Renga come testimone di nozze, e il figlio, Francesco Danilo, nato il 14 febbraio del 2007.