D’accordo, l’Italia è il paese del buon caffè, ma è lecito aprirsi anche ad altre intepretazioni della bevanda, magari seguendo un’ispirazione orientale. Si chiama caffè vietnamita e sta facendo impazzire il web con i suoi ingredienti voluttuosi. Si tratta di una bevanda fresca a base di caffè e latte condensato. Una creazione voluta dai coloni francesi che cercavano un modo diverso di macchiare il caffè, senza utilizzare il latte fresco.
Nasce tutto nell’800, quando appunto i francesi si stabilirono nella nazione asiatica (che si sarebbe emancipata solo con la guerra d’Indocina nel 1954). Questioni politiche a parte, la colonizzazione di un paese avviene anche attraverso il cibo, elemento culturale tra i più importanti. Per i coloni c’era una grande barriera da superare: latte fresco e latticini in generale non erano molto apprezzati in Oriente.
Per questo i francesi, abituati comunque a gusti più morbidi, si adoperarono per trovare una soluzione diversa e rendere così più goloso il caffè. Scelsero di usare il latte condensato, una preparazione non deperibile, che resisteva dunque alle lunghe traversate oceaniche, in cui il latte era trasformato in una morbida crema zuccherina. La quale, aggiunta al robusto caffè vietnamita, dava origine a un mix gustoso.
Come si prepara il caffè vietnamita? Si utilizza il filtro a goccia delle tipiche caffettiere vietnamite, facilmente reperibili anche online (a questo link potete trovarlo su Amazon). Il caffè, attraverso il filtro, cola in un bicchiere che contiene latte condensato, zucchero e ghiaccio in proporzioni variabili a seconda del gusto. Et voilà, il caffè vietnamita è pronto.
In Vietnam si trova praticamente a ogni angolo di strada, ma è disponibile anche nelle caffetterie chic e nei ristoranti. C’è anche chi, come i barman della caffetteria Ca Phe Muoi di Hue, ha creato un’ulteriore variante con l’aggiunta di panna salata. Perfetta per bilanciare il gusto dolce del latte condensato e l’amaro del caffè. Non resta che provare.