Forse non lo sapete, ma il nome Guinness dei Primati è legato a doppio filo alla tradizionale birra scura irlandese. Fu proprio grazie all’ispirazione della stout che il 27 agosto del 1955 nacque il libro dei Guinness, ovvero di quei primati a volte bizzarri di cui sentiamo spesso parlare. Ma andiamo con ordine. Il 4 maggio 1951, Sir Hugh Beaver, amministratore delegato delle famose birrerie Guinness, si trovava a una battuta di caccia insieme ad alcuni amici. Durante la giornata, si scatenò una discussione animata su quale fosse l’uccello più veloce d’Europa.
Nessuno riusciva a trovare una risposta certa e definitiva. Da lì fu piantato il primo seme del libro, perché in quel caso Beaver lanciò l’idea di creare un volume che potesse risolvere qualsiasi dubbio sui record. Una sorta di Bibbia per capire quali fossero i primati più curiosi al mondo. Si rivolse ai gemelli Norris e Ross McWhirter, specialisti di record di atletica, che scrissero la stesura della prima edizione del Guinness dei primati. Quel libro vide la luce nel 1955, il 27 agosto appunto, e venne distribuito gratuitamente ai gestori dei pub Guinness. Il successo fu immediato e travolgente. Tanto che il libro dei Guinness divenne un cult. E mantenne il nome di Guinness in omaggio alla bevanda. Pensate che è il terzo libro più venduto al mondo in assoluto, dopo Bibbia e Corano. Sì, da Guinness dei Primati.
Ora, poniate che abbiate desiderio di scrivere il vostro nome nel libro del Guinness dei Primati, pubblicato annualmente, come si fa?
Anzitutto, dovrete essere le prime o i primi a fare una certa attività, a possedere delle caratteristiche fisiche peculiari o a svettare in una particolare arte. Oppure, essere in grado di battere qualcuno che abbia già messo a segno il primato.
Può essere qualsiasi cosa, dallo sport alle arti, dalla scienza alla cucina. Qualche esempio? La più lunga catena di involucri di chewing gum, mantenere il maggior numero di cannucce in bocca, avere barba e capelli più lunghi del mondo. Non abbiate paura, più strano è meglio è.
Assicuratevi che il record sia facilmente misurabile e verificabile, raccogliendo ogni genere di documentazione. E facendo attenzione a ogni singola categoria (le regole possono variare). A questo punto, contattate il Guinness World Records e presentate la domanda, compilandola in ogni sua parte. Attendete pazientemente il responso. Festeggiate (anche con una birra nazionale) se doveste farcela.