Il 5 settembre 1976 andava in onda sulla ITV il primo episodio del Muppet Show, trasmissione televisiva ideata Jim Henson, che ruotava a un gruppo buffissimo di personaggi, I Muppets appunto. La parola, che nello slang britannico identifica una persona stupida o sciocca, nasce nell’idea di Henson di fondere il termine francese marionette (marionetta) con puppet (pupazzo).
La specifica non è superflua, perché i Muppet erano caratterizzati dalla loro morbidezza e da una mimica vivace che li rendeva unici. I Muppet muovevano testa, bocca e corpo. E i burattinai, che tenevano la testa, muovendo braccia e mani con una barra a forma di Y, erano nascosti. In certi casi, però, il pupazzo non era altro che un costume indossato dal burattinaio. I movimenti a volte erano di competenza di gruppi specifici di burattinai. Nelle versioni moderne, l’animazione è diventata automatizzata.
I Muppets hanno tenuto compagnia a generazioni di bambini (e anche a tanti adulti) con il loro umorismo irriverente e il loro buffo aspetto fisico. Grande bocca, occhi sporgenti a volte fatti con palline da ping pong (Kermit docet).
La storia dei Muppets, però, è molto più antica rispetto alla data indicata all’inizio. Essi videro la luce nel 1955 nel programma televisivo Sam and Friends che durò fino al 1961. Lì il pubblico americano imparò a conoscere Kermit la rana e Rowlf il cane pianista. Dopo il debutto di Sesame Street nel 1969, Henson decise di utilizzare le sue creature per un programma che potesse piacere a grandi e piccoli.
Ed eccoci al 1976 e al Muppet Show che lanciò dei personaggi iconici come Miss Piggy, maialina di ineguagliabile charme, Fozzie l’orso comedian, Gonzo e il batterista Animal. Al fianco dei pupazzi si sono avvicendati numerosi ospiti d’onore, da Christopher Reeve a Rudolf Nureev (sic.), passando per Julie Andrews, Peter Sellers ed Elton John.
La sigla del programma? Indimenticabile, con l’ultima nota stonata suonata da Gonzo.