Rocco Schiavone non piace alla destra perché si fa le canne e frequenta delinquenti. Il personaggio dell’omonima serie di Rai 2, è stato difeso da Marco Giallini, l’attore che lo interpreta dal 2016. L’attore ha spiegato che si aspettava determinate critiche dai politici di destra, ma ha sottolineato anche che non è l’unico personaggio tv che fa uso di droghe.
L’attore Marco Giallini ha difeso il personaggio di Rocco Schiavone, che interpreta nella serie televisiva omonima, che tornerà in onda su Rai2 a partire da mercoledì 5 aprile. Il progetto è tratto dai romanzi di Antonio Manzini e segue le vicende del vicequestore di Aosta, interpretato dall’attore romano, un personaggio burbero e trasteverino. In passato, sui giornali si è scritto di alcuni esponenti di spicco del centrodestra che avrebbero criticato la serie per la rappresentazione che viene data di Rocco Schiavone, che, secondo questi politici, non avrebbe un comportamento consono alla carica che ricopre. Sia nel libro che nella serie il vicequestore di Aosta fuma spinelli e, molto spesso, frequenta dei delinquenti.
Marco Giallini, durante la conferenza stampa di presentazione di Rocco Schiavone 5, ha detto che, in un certo senso, si aspettava questo tipo di attacchi: “Dirò di più, è pure giusto così. La destra attacca perché, dice, ‘Ma questo che se fa le “bombe” che messaggio dà?’. Ma chi lo vuole dare il messaggio! Capisco pure che è la tv di Stato ma se lo fanno lo potranno fare no? Però mi dico pure che se accendo la tv, qualsiasi altra tv e vado sulle piattaforme, le canne se le fanno pure dentro la culla”.
Sulle frequentazioni di Rocco Schiavone, Marco Giallini ha precisato: “E chi non ha amici delinquenti? Io faccio il lavoro mio e Schiavone me lo sono trovato scritto, molto ben scritto. Aggiungo solo che trovo anacronistico l’attacco. In questo momento vedi ben altro della ‘preghiera laica del mattino’, con o senza amici strani”