La scelta di rendere San Francesco d’Assisi patrono d’Italia risale al 18 giugno 1939 e trova svariate motivazioni, prevalentemente politiche e culturali. Partiamo dalla prima e dalle parole che papa Pio XII usò per motivare la decisione di proclamare Francesco protettore della nostra nazione. Il pontefice disse di lui che era: “Il più italiano dei santi, il più santo degli italiani“. Francesco rappresentava per la Chiesa l’emblema di un’unificazione tanto agognata, dopo lo strappo del 1871, con l’annessione di Roma, “casa” del papa, al Regno d’Italia. La disputa tra Chiesa e Stato si è placata nel 1929, con la firma dei Patti Lateranensi, l’accordo politico tra Vaticano e Governo fascista. 10 anni dopo, Francesco diventa patrono.
Come anticipato, però, c’è anche una motivazione culturale profonda che identifica nel poverello d’Assisi il simbolo dell’Italia. Ovvero il fatto che lui abbia utilizzato il volgare, una sorta di proto italiano, la lingua nuova, per scrivere il Cantico delle Creature. Unificando, di fatto, quanto era diviso a livello sociale, politico e linguistico. Il suo inno al Creato è, per la Chiesa, una sorta di punto d’incontro tra spiritualità e nazionalismo.
Francesco d’Assisi si festeggia il 4 ottobre, nel giorno della sua morte. Anche se la vera data del suo decesso è precedente di un giorno. Le cronache, tuttavia, riportano il 4 ottobre, perché negli anni in cui visse Francesco, il nuovo giorno arrivava dopo il tramonto.
Solo nel 1926 la giornata fu festa nazionale, in occasione dei 700 anni dalla scomparsa del santo. Ora, il 4 ottobre è una festa civile, ovvero La Ricorrenza festiva del 4 ottobre in onore dei Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena. Sancita da una legge del 1958. Riportiamo dalla Gazzetta Ufficiale del 13 marzo 1958, n. 63.
1. Il 4 ottobre è considerato solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra
appartenenti a culture e religioni diverse, in onore dei Santi Patroni speciali d’Italia San Francesco
d’Assisi e Santa Caterina da Siena, ai sensi dell’art. 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260.
In occasione della solennità civile del 4 ottobre sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri, in
particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, dedicati ai valori universali indicati al primo comma
di cui i Santi Patroni speciali d’Italia sono espressione.
2. La presente legge entra in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.