La seconda stagione di La legge di Lidia Poët finisce con la protagonista che, dopo aver salutato Jacopo alla stazione con un bacio appassionato, si appresta a vivere una nuova vita, da sola.
Come effettivamente avvenuto alla vera Lidia Poët che, convinta dell’importanza dell’indipendenza femminile, non si è mai sposata né ha avuto figli.
La bellissima Torino di fine ‘800 fa da sfondo a una stagione caratterizzata dalla lotta per i diritti delle donne che ha visto sempre in prima linea l’avvocatessa interpretata da Matilde De Angelis. Impegnata a risolvere in ogni episodio dei casi di cronaca nera, uno legato anche all’attività di un serial killer collaboratore del professor Lombroso, riesce a far luce anche sull’omicidio del caro amico Attila Brusaferro, giornalista e sodale di Jacopo (Eduardo Scarpetta) che, durante un’indagine giornalistica, arriva a conoscenza di un tentativo di colpo di Stato, orchestrato da tutti gli schieramenti politici.
A ordire la trama sono, tra gli altri, il cavalier Iugara e il senatore Cravero (Paolo Briguglia). Quest’ultimo aveva fatto in modo che il fratello di Lidia, Enrico (Pier Luigi Pasino), potesse diventare deputato del Regno. Contando poi di attentare alla sua vita e a quella del capo del Governo, De Pretis.
Dunque, Lidia continua nella sua battaglia affinché donne e uomini sia trattati in egual maniera. Al suo fianco, il nuovo procuratore del Regno, Pierluigi Fourneau (Andrea Saurino), che si innamora di lei. Per amore di Lidia, decide di sottoporsi a un delicato intervento chirurgico per asportare un tumore al cervello.
A casa Poët le cose iniziano a cambiare. Enrico, eletto deputato e sempre più convinto che le istanze di sua sorella siano giuste, è pronto a trasferirsi a Roma. Con la speranza che ad aiutarlo nella sua nuova professione politica ci sia la moglie di Cravero (Valentina Cervi), all’oscuro delle trame del coniuge ed estimatrice sincera di Enrico e Lidia.
Anche l’algida moglie di Enrico, Teresa (Sara Ferraro), scopre quanto sia importante per una donna seguire i propri sogni e la propria vocazione. E lo fa sostenendo la figlia Marianna (Sinéad Thornhill) che, dopo aver rotto il fidanzamento con un nobile torinese, e aver chiuso definitivamente con l’ex Lorenzo, decide di vivere da sola.