Tora! Tora! Tora! si conclude con la riuscita dell’attacco a sorpresa del 7 dicembre 1941 da parte delle forze aeree e navali dell’impero giapponese alla base americana di Pearl Harbor. E sulle preoccupazioni dell’ammiraglio Yamamoto sulla reazione che gli Stati Uniti avranno dopo che essi avranno dichiarato guerra al Giappone.
1941. Nonostante la lotta che lo vede impegnato contro la Cina, e i numerosi tentativi diplomatici falliti, l’impero giapponese decide di allargare il conflitto bellico nel Pacifico, volgendo gli occhi verso gli Stati Uniti. Inizialmente scettico sulle possibilità di vincere la guerra contro la superpotenza, l’ammiraglio Isoroku Yamamoto (Sō Yamamura) inizia ad elaborare un complesso piano d’attacco per colpire la base statunitense di Pearl Harbor. Dopo aver ricevuto gli schemi d’attacco e i rapporti sulle operazioni navali da parte dei capitani Mitsuo Fuchida (Takahiro Tamura), Minoru Genda (Tatsuya Mihashi) e Kameto Kuroschima (Shunichi Nakamura), viene deciso il giorno prestabilito: domenica 7 dicembre 1941.
Arrivate indisturbate a destinazione senza che il comandante Husband Kimmel (Martin Balsam) abbia ricevuto comunicazioni su un attacco imminente, le squadriglie aeree giapponesi cominciano il bombardamento della base. Dopo aver distrutto le corazzate USS Arizona e USS Oklahoma, le forze del Sol Levante mancano di colpire gli obiettivi principali dell’offensiva: le portaerei USS Enterprise, USS Lexington e USS Saratoga.
Per eccesso di prudenza, l’ammiraglio Chuichi Nagumo (Eijiro Tono) decide di non lanciare la terza ondata che avrebbe colpito i depositi di carburante dell’isola e continuato le ricerche degli obiettivi, perché intenzionato a riportare in patria le navi per il conflitto appena scoppiato. Nonostante l’offensiva abbia avuto successo, Yamamoto non nasconde la sua preoccupazione ai suoi ufficiali sul fatto che abbiano risvegliato un gigante dormiente pronto a vendicarsi.
Curiosità su Tora! Tora! Tora!
Tora! Tora! Tora! è il messaggio in codice che certificò il successo dell’attacco a sorpresa. La parola tora in giapponese vuol dire tigre. Nel caso specifico è un acronimo derivante da totsugeki raigeki, ovvero attacco lampo.
Tra le fonti per la scrittura dello script, gli sceneggiatori presero come spunto il libro del professore universitario Gordon Prange, ex membro dello Stato Maggiore del generale Douglas MacArthur. E alcune testimonianze da parte di alcuni superstiti degli eventi del 7 dicembre 1941.
Il colonnello Minoru Genda, uno dei testimoni dell’offensiva, decise di partecipare alle riprese in qualità di consulente tecnico della troupe giapponese.
La pre-produzione del lungometraggio ha richiesto tre anni di lavoro ed un budget complessivo di 25 milioni di dollari. Al box office internazionale, la pellicola ha incassato complessivamente 29 milioni e mezzo di dollari.
Alla stagione dei premi 1971, Tora! Tora! Tora! è stato inserito tra i dieci migliori film dell’anno dal National Board of Review Award, ed ha ottenuto il premio Oscar per i migliori effetti speciali.
Nel 1976, Jack Smight raccontò in La battaglia di Midway l’offensiva americana nel Pacifico contro i giapponesi, che segnò una sconfitta letale per i nipponici. Furono impiegate anche delle riprese di Tora! Tora! Tora!.