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Home » Lifestyle » Memoria e muscoli sono legati tra loro? Sembra proprio di sì

Memoria e muscoli sono legati tra loro? Sembra proprio di sì

30 minuti di esercizio e 6 ore di sonno migliorano la memoria fino al giorno successivo, la conferma da uno studio inglese.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino12 Dicembre 2024
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due adulti che fanno ginnastica coi pesi
due adulti che fanno ginnastica coi pesi (fonte: Pexels)
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Fare esercizio fisico non è solo un’abitudine salutare per il corpo, ma può anche migliorare le capacità cognitive, come la memoria. Appena 30 minuti di attività fisica al giorno, come una passeggiata veloce o una pedalata, possono potenziare le prestazioni mentali non solo nel giorno stesso, ma anche in quello successivo. Questo effetto è stato osservato in uno studio inglese che ha coinvolto adulti dai 50 agli 83 anni.

La ricerca, condotta dallo University College London e pubblicata nell’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity, ha coinvolto 76 adulti senza deficit cognitivi o demenza, che hanno indossato accelerometri per otto giorni per monitorare i loro livelli di attività fisica e il sonno. Ogni giorno, i partecipanti hanno svolto semplici test cognitivi online per valutare memoria, attenzione e velocità di elaborazione.

I risultati hanno mostrato che ogni incremento di 30 minuti di esercizio fisico moderato o vigoroso corrispondeva a un aumento del 2-5% nei punteggi relativi alla memoria episodica e di lavoro. Anche se gli effetti sulla memoria episodica erano più evidenti con un sonno sufficiente (sei ore almeno), l’impatto sull’efficienza della memoria di lavoro rimaneva significativo.

Inoltre, il tempo passato in attività sedentarie era correlato a un lieve calo delle prestazioni cognitive il giorno successivo.

ragazza si allaccia le scarpe da corsa
ragazza si allaccia le scarpe da corsa (fonte: Pexels)

Perché l’esercizio fisico aiuta la memoria? Innanzitutto, perché aumenta il flusso sanguigno al cervello, favorendo la stimolazione di neurotrasmettitori che supportano la memoria e il pensiero.

Poi, promuove la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di creare nuove connessioni e di riorganizzarsi. E può anche stimolare la nascita di nuovi neuroni nell’ippocampo, una regione cruciale per la memoria.

L’attività fisica contribuisce anche a ridurre l’infiammazione cerebrale, spesso associata al declino cognitivo.

Che tipo di attività svolgere allora? Non servono massacranti sedute di palestra. Una sana camminata a passo veloce,  o un leggero jogging sono sufficienti. Se non ci sono particolari restrizioni mediche, gli esercizi più intensi, come il ciclismo o l’allenamento a intervalli ad alta intensità (HIIT), danno vantaggi ulteriori.

Per gli anziani, in particolare, questi risultati sottolineano l’importanza di integrare l’attività fisica nella routine quotidiana per mantenere la memoria e le funzioni cognitive. Ma sono importanti anche per i giovani. Chi si prepara a esami o presentazioni importanti, infatti, dovrebbe esercitarsi il giorno prima per una migliore performance mentale.

I ricercatori hanno comunque sottolineato un elemento importante. Il campione era composto da persone in ottima salute, con un alto livello di istruzione e già fisicamente attive. Pertanto, i risultati potrebbero non essere generalizzabili. Nel dubbio, sempre sotto stretto controllo medico per le persone anziane, un po’ di attività fisica quotidiana non può che giovare.

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