L’immagine della “Napalm Girl”, simbolo degli orrori della guerra in Vietnam, potrebbe non essere stata scattata da Nick Ut, fotografo dell’Associated Press premiato con il Pulitzer, ma da un fotografo freelance vietnamita, Nguyễn Thành Nghe. È questa la controversa tesi del documentario The Stringer, diretto da Bao Nguyen e presentato al Sundance Film Festival. La foto, ufficialmente intitolata The Terror of War, scattata l’8 giugno 1972, ritrae Phan Thi Kim Phuc, una bambina di 9 anni che fugge da un attacco al napalm, ed è diventata un simbolo mondiale contro la guerra.
Secondo il documentario, l’immagine fu inizialmente consegnata all’AP da Nghe per 20 dollari, ma il credito venne successivamente attribuito a Nick Ut su ordine di Horst Faas. Robinson, l’editor che operò il cambio, dichiara che il peso di questa decisione lo ha tormentato per decenni. La pellicola riporta anche testimonianze di familiari di Nghe, colleghi di Robinson e un’analisi forense che suggerisce che la posizione di Nghe fosse compatibile con lo scatto, come si vedrebbe dalla foto che lo immortala qui sotto.
L’AP respinge le accuse e difende la propria indagine interna di sei mesi, che conferma Ut come autore. Tuttavia, i filmmaker sottolineano che l’AP non ha avuto accesso completo ai materiali investigativi a causa di clausole NDA richieste dagli autori del documentario. La controversia non si limita alla fotografia, ma riflette questioni di potere, disuguaglianze e il ruolo dei freelance nel giornalismo globale.
Nghe, presente alla proiezione del documentario, ha dichiarato emozionato: “Ho scattato io quella foto“.
La guerra del Vietnam si concluse ufficialmente con la firma dell’Accordo di Parigi il 27 gennaio 1973, ma le ostilità non cessarono completamente fino al 30 aprile 1975, quando le forze nordvietnamite presero il controllo di Saigon.
L’immagine, scattata tre anni prima della fine formale del conflitto, divenne dunque un simbolo del costo umano della guerra, contribuendo a rafforzare il movimento contro la guerra negli Stati Uniti e nel mondo. Il Vietnam, a livello socio-politico e culturale, segnò per gli USA forse il momento più tragico della loro storia recente, riverberando in decine di film, serie televisive e libri.