La celebre tragedia di William Shakespeare, Romeo e Giulietta, è una delle storie d’amore più famose di tutti i tempi. Ma questa vicenda ambientata a Verona è nata dalla fantasia del Bardo o si ispira a eventi realmente accaduti? Secondo alcuni studiosi, potrebbe avere radici nella realtà.
Shakespeare scrive Romeo e Giulietta tra il 1594 e il 1596, basandosi su racconti precedenti. La fonte principale è The Tragical History of Romeus and Juliet, un poema firmato nel 1562 dall’inglese Arthur Brooke che, a sua volta, si ispira a una novella italiana di Matteo Bandello del 1554. Tuttavia, sembra che anche Bandello non sia il primo a raccontare questa vicenda: il poeta Luigi da Porto, nella sua opera Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti (1524), descrisse per la prima volta la storia di due giovani amanti di Verona appartenenti a famiglie rivali.
Dove rintracciare, dunque, le origini di questa storia? Luigi da Porto afferma di averla sentita da un soldato veronese, e alcuni ritengono che il racconto sia basato su eventi reali avvenuti nel XIV secolo. In effetti, a Verona esistevano diverse famiglie nobili in rivalità, tra cui i Montecchi (Montague in inglese), che Dante Alighieri menziona nella Divina Commedia, e i Cappelletti (Capulet), la cui esistenza storica è più incerta.
Nonostante questo, però, non ci sono prove storiche che confermino l’esistenza di Romeo e Giulietta come persone reali. Nonostante questo a Verona si trova la celebre Casa di Giulietta, un’attrazione turistica che attira ogni anno migliaia di visitatori. L’edificio, risalente al XIII secolo, è appartenuto alla famiglia Cappello, il cui nome richiama quello dei Capuleti della tragedia. Sebbene non vi siano legami documentati con la storia di Shakespeare, la tradizione popolare ha trasformato il luogo in un simbolo dell’amore eterno.
Inoltre, nel cimitero della chiesa di San Francesco al Corso, sempre a Verona, si trova una tomba che la leggenda identifica come quella di Giulietta. Anche in questo caso, si tratta più di un’attrazione turistica che di una vera prova storica.