Frank Gehry è uno degli architetti più influenti e innovativi del XX e XXI secolo. Nato a Toronto, in Canada, e naturalizzato statunitense, è riuscito a rivoluzionare l’architettura contemporanea con il suo stile decostruttivista, caratterizzato da forme fluide, materiali non convenzionali e strutture avveniristiche. In questo modo la sua opera ha ridefinito il concetto stesso di spazio architettonico, trasformando edifici in vere e proprie sculture urbane.
Trasferitosi con la famiglia a Los Angeles negli anni ’40, studia architettura presso la University of Southern California per poi specializzarsi in urbanistica alla Harvard Graduate School of Design. Dopo varie esperienze, nel 1962 finalmente fonda il proprio studio, Gehry Partners, LLP. I primi anni della sua carriera sono caratterizzati da progetti residenziali e commerciali, grazie ai quali può sperimentare soluzioni innovative e materiali industriali come il compensato, il cartone e il metallo ondulato.

Ma è solo negli anni ’70 e ’80 che la sua visione architettonica inizia a prendere forma compiuta. La stessa che gli permetterà di essere considerato come uno dei massimi esponenti dell’architettura decostruttivista, un movimento che rifiuta le forme simmetriche e le strutture convenzionali per creare edifici dinamici e non lineari. Un esempio è il Museo Guggenheim di Bilbao, inaugurato nel 1997. Questo capolavoro dell’architettura contemporanea, con le sue forme ondulate ha trasformato la città spagnola in una meta turistica di rilievo dimostrando quanto possa essere forte il potere dell’architettura nel rivitalizzare un’area urbana.
Oltre al Guggenheim di Bilbao, però, Gehry ha realizzato altri numerosi edifici che hanno segnato la storia dell’architettura tra cui:
- Walt Disney Concert Hall (Los Angeles, 2003): una sala da concerto dalla forma scultorea, celebre per la sua acustica perfetta e le superfici in acciaio inossidabile riflettente.
- Fondation Louis Vuitton (Parigi, 2014): un complesso futuristico con strutture in vetro sovrapposte, che evocano la leggerezza delle vele.
- Dancing House (Praga, 1996): progettata insieme a Vlado Milunić, questa struttura dalle forme sinuose rompe con il tradizionale skyline della città.
- 8 Spruce Street (New York, 2011): un grattacielo residenziale che si distingue per la sua facciata ondulata e irregolare.
Questi sono solo alcuni degli esempi più noti di un lavoro che, per diversi decenni, ha ispirato le giovani generazioni di architetti, vincendo anche il prestigioso Premio Pritzker nel 1989, considerato il Nobel dell’architettura.
Nonostante il suo stile audace abbia suscitato critiche, specialmente per i costi elevati e la complessità costruttiva dei suoi progetti, Gehry ha sempre difeso la sua visione, sostenendo che l’architettura debba sorprendere ed emozionare. E, ad oltre novant’anni continua a fornire il suo contributo dimostrando che gli edifici possono essere più di semplici strutture funzionali trasformandosi in vere e proprie opere d’arte.