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Home » Ambiente » Che cos’è un tornado, come nasce e come evolve?

Che cos’è un tornado, come nasce e come evolve?

Scopriamo cos'è il tornado, un evento meteorologico distruttivo che provoca vittime e danni come successo nelle ultime ore negli USA.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino16 Marzo 2025
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Un tornado su una pianura
Un tornado su una pianura (fonte: Pexels)
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Un tornado è un violento vortice d’aria in rotazione che si estende da una nube temporalesca fino al suolo. Caratterizzato da venti estremamente forti, che possono superare i 500 km/h nei casi più estremi, il tornado è uno dei fenomeni atmosferici più distruttivi sulla Terra. La sua tipica forma a imbuto si deve alla condensazione del vapore acqueo all’interno della colonna d’aria rotante. Il diametro di un tornado può variare da pochi metri a oltre 4 km. Nelle ultime ore un violento tornado ha provocato oltre 30 vittime nella parte sud degli USA, tra Alabama, Kansas, Missouri.

Un tornado in mezzo al mare
Un tornado in mezzo al mare (fonte: Unsplash)

I tornado si formano in condizioni atmosferiche specifiche, generalmente all’interno di temporali intensi noti come supercelle. La loro nascita segue una sequenza di fasi:

  • Instabilità atmosferica. L’aria calda e umida al suolo incontra un flusso d’aria fredda in quota, creando un forte contrasto termico.
  • Vento di taglio. Differenze nella velocità e direzione del vento con l’altitudine generano un movimento rotatorio nell’atmosfera.
  • Updraft e mesociclone. Le correnti ascensionali all’interno della supercella intensificano la rotazione, formando un mesociclone, ovvero una colonna d’aria rotante di grande diametro.
  • Formazione dell’imbuto. Se il mesociclone si allunga verso il suolo e la pressione diminuisce ulteriormente, si forma l’imbuto del tornado, che diventa visibile grazie alla condensazione del vapore acqueo e all’aspirazione di polveri e detriti.
  • Contatto con il suolo. Quando l’imbuto tocca terra, il tornado è pienamente sviluppato e inizia la sua traiettoria distruttiva.

L’evoluzione di un tornado segue tre fasi principali:

  • Fase di maturità. Il tornado raggiunge la massima intensità e può durare da pochi minuti fino a oltre un’ora. In questa fase si registrano i venti più forti e i danni più gravi.
  • Fase di dissipazione. L’afflusso di aria fredda interrompe l’alimentazione del tornado, riducendone progressivamente la forza fino alla scomparsa.

La classificazione dell’intensità di un tornado avviene tramite la Scala Fujita Migliorata (EF), che assegna un valore da EF0 (danni lievi) a EF5 (danni catastrofici) in base alla velocità del vento e agli effetti sulle strutture.

I tornado più frequenti si verificano nella “Tornado Alley”, una regione degli Stati Uniti compresa tra Texas, Oklahoma, Kansas e Nebraska.

Anche l’Italia sperimenta tornado, sebbene siano meno frequenti e intensi rispetto a quelli statunitensi. Le zone più colpite sono la Pianura Padana e alcune aree costiere.

 

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