The Office è una delle sitcom più amate e influenti della televisione ed è un adattamento dell’omonima serie britannica. Mentre entrambe le produzioni raccontano la vita d’ufficio con uno stile documentaristico, le differenze tra i due show sono profonde, influenzate dalle differenze culturali tra Regno Unito e Stati Uniti. Dal numero di stagioni al tono della narrazione, dai personaggi principali alle loro evoluzioni, The Office UK e The Office US hanno preso strade molto diverse. Vediamo nel dettaglio cosa le distingue.
La prima grande differenza sta nella longevità delle due serie. The Office UK (2001-2002), ideata da Ricky Gervais e Stephen Merchant, si compone di appena due stagioni di sei episodi ciascuna, con un epilogo sotto forma di special natalizio. Gervais ha volutamente chiuso la serie in fretta, ritenendo che avesse già detto tutto ciò che doveva. The Office US, invece, ha seguito un percorso ben diverso. Grazie all’enorme successo, la serie è stata rinnovata per nove stagioni, raggiungendo oltre 200 episodi.
Le due serie si distinguono per il loro approccio alla comicità. La versione britannica è più realistica e amara, con un umorismo imbarazzante basato sull’inadeguatezza sociale del protagonista David Brent. Il tono è più crudo, con lunghi silenzi e situazioni volutamente scomode per lo spettatore. The Office US, invece, parte con uno stile simile ma evolve presto in una comicità più calorosa e sentimentale, dove i personaggi diventano più amabili e le situazioni più esagerate e slapstick. Michael Scott, l’equivalente americano di David Brent, inizia come un capo imbarazzante e fuori luogo, ma nel corso delle stagioni diventa un personaggio più sfaccettato e affettuoso.
E poi ci sono i protagonisti. David Brent, interpretato da Ricky Gervais, è un capo egoista, maleducato e totalmente inconsapevole della propria inettitudine. Diversamente da Michael Scott, Brent non ha veri momenti di riscatto e rimane un personaggio patetico fino alla fine. Michael, interpretato da Steve Carell, è altrettanto inopportuno e irritante, ma è spinto da un genuino desiderio di essere amato dai suoi dipendenti. Con il tempo, la serie mostra il suo lato più tenero, trasformandolo in un personaggio più simpatico e umano.
In entrambe le serie, una delle sotto trame più importanti è la storia d’amore tra Tim (Jim nella versione americana) e Dawn (Pam in quella americana). In The Office UK, Tim e Dawn vivono una relazione fatta di sguardi e momenti rubati, ma la serie si conclude senza un lieto fine immediato. Dawn, fidanzata con un altro uomo, lascia l’ufficio, e solo nello special natalizio si riunisce con Tim, con un finale volutamente aperto. In The Office US, invece, Jim e Pam vedono la loro relazione svilupparsi nel corso di diverse stagioni, culminando in matrimonio e figli. La versione americana dedica molto più spazio alle storie romantiche, includendo coppie come Dwight e Angela, Andy ed Erin e persino Michael e Holly.
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The Office US, poi, ha avuto un budget molto più alto rispetto alla controparte inglese. Questo ha permesso alla serie di espandere il cast, introdurre guest star come James Spader e Will Ferrell e realizzare episodi ambientati fuori dall’ufficio. La serie britannica, invece, ha mantenuto un’impostazione più semplice e realistica, con un cast ridotto e pochi cambi di ambientazione.
L’epilogo delle due serie riflette le rispettive filosofie. The Office UK si chiude con un finale più aperto e malinconico. Tim e Dawn si riuniscono, ma il loro futuro resta incerto, mentre David Brent è ancora un uomo patetico che cerca disperatamente attenzioni. The Office US, invece, offre una chiusura più soddisfacente: Dwight e Angela si sposano, Jim e Pam lasciano l’ufficio per una nuova vita, Michael fa un’inaspettata apparizione, e persino i personaggi più sfortunati trovano un certo equilibrio.
Mentre molti personaggi di The Office UK rimangono statici, la versione americana esplora maggiormente la loro crescita personale. Pam, ad esempio, inizia come una timida receptionist ma nel corso delle stagioni prende in mano il proprio destino, diventando venditrice e poi manager. Dawn, invece, rimane bloccata nel suo ruolo fino alla fine della serie. Allo stesso modo, Jim (John Krasinski) è molto più carismatico rispetto a Tim: mentre quest’ultimo è un uomo comune con ambizioni limitate, Jim ha un percorso di carriera ben definito e alla fine lascia l’ufficio per inseguire i suoi sogni.
I personaggi secondari. Dwight Schrute, l’eccentrico vicecapo interpretato da Rainn Wilson, è diventato una vera icona grazie alle sue ossessioni bizzarre e alla sua rivalità con Jim. Il suo equivalente britannico, Gareth Keenan, è invece più realistico e meno sopra le righe.