In questi giorni si sta parlando molto di incidente probatorio in relazione a due casi di cronaca, il delitto di Pierina Paganelli e quello di Chiara Poggi. Oggi, in particolare, la nuora di Paganelli, Manuela Bianchi, sarà interrogata dal giudice e dalle parti coinvolte sull’ultima versione fornita riguardante la morte della suocera. In tribunale con lei ci sarà anche l’ex amante e indagato per omicidio Louis Dassilva. Di incidente probatorio si parla anche per Andrea Sempio, di nuovo indagato per il massacro di Garlasco, dopo la riapertura del caso e l’esame sul suo DNA. Ma che cos’è l’incidente probatorio? L’incidente probatorio è un istituto del diritto processuale penale italiano che consente l’acquisizione anticipata di prove destinate al dibattimento.
Si tratta di un’eccezione al principio generale secondo cui le prove devono essere raccolte nel corso del processo, davanti al giudice. Questo strumento viene utilizzato in situazioni in cui vi è il rischio che la prova si deteriori o diventi inutilizzabile nel tempo.
L’incidente probatorio è disciplinato dagli articoli 392-404 del Codice di procedura penale. Può essere richiesto dal pubblico ministero, dall’imputato o dalla parte civile durante la fase delle indagini preliminari o, in alcuni casi, prima dell’apertura del dibattimento. Affinché venga concesso, è necessario dimostrare che vi sia un fondato pericolo di dispersione della prova o che il testimone possa non essere più disponibile a rendere dichiarazioni in un momento successivo.
Tra le principali ipotesi di applicazione vi sono:
- Testimonianze a rischio, come quelle di minori o soggetti vulnerabili, che potrebbero subire influenze o dimenticare dettagli importanti con il passare del tempo.
- Prove tecniche irripetibili, come esami su tracce biologiche o perizie su dispositivi elettronici che potrebbero deteriorarsi o essere alterati.
- Testimoni a rischio di irreperibilità, come persone gravemente malate o in procinto di lasciare definitivamente il paese.

Il procedimento si svolge davanti a un giudice per le indagini preliminari (GIP), che valuta la richiesta e, se la ritiene fondata, dispone l’assunzione della prova. Le parti processuali hanno diritto a partecipare e a controinterrogare eventuali testimoni, garantendo così il rispetto del principio del contraddittorio.
L’importanza dell’incidente probatorio risiede nella sua funzione di bilanciare le esigenze investigative con le garanzie difensive, assicurando che la prova venga acquisita in modo valido e utilizzabile in giudizio. Questo strumento contribuisce alla certezza del diritto, evitando che fattori esterni compromettano la ricostruzione dei fatti e l’accertamento della verità processuale.