Close Menu
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
Home » Attualità » Quando nacque la Bialetti e come cambiò il rito del caffè?

Quando nacque la Bialetti e come cambiò il rito del caffè?

Il passaggio di Bialetti nelle mani dei cinesi segna un nuovo capitolo nella storia di uno dei marchi italiani più celebri.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino16 Aprile 2025Aggiornato:16 Aprile 2025
Facebook WhatsApp Twitter Telegram
la moka bialetti
La moka Bialetti (fonte: Unsplash)
CONDIVIDI
Facebook WhatsApp Telegram Twitter Email

La Bialetti fu fondata nel 1919 da Alfonso Bialetti a Omegna, in Piemonte. Inizialmente, l’azienda si dedicava alla lavorazione dell’alluminio, ma nel 1933 Alfonso Bialetti ideò una macchinetta che avrebbe rivoluzionato il consumo domestico del caffè: la Moka, in omaggio alla città portuale di Mocca, nello Yemen, uno dei principali snodi commerciali del caffè. L’intuizione fu brillante. La Moka Express permetteva di ottenere un caffè espresso simile a quello del bar, ma a casa, utilizzando solo una piccola quantità di acqua e caffè. Tutto questo sfruttando un principio semplice, l’estrazione del caffè per pressione dell’acqua in ebollizione. La macchinetta, con il suo design ottagonale, rese così il rito del caffè più accessibile e quotidiano.​

Negli anni ’50, il figlio di Alfonso, Renato Bialetti, assunse la guida dell’azienda e introdusse strategie di marketing innovative. Tra queste, la creazione del celebre “omino con i baffi”, disegnato dal fumettista Paul Campani, che divenne la mascotte del marchio e simbolo della tradizione italiana del caffè. Le campagne pubblicitarie, in particolare quelle trasmesse durante il Carosello, contribuirono a consolidare la presenza della Bialetti nelle case italiane.​

Una macchina Bialetti
Una macchina Bialetti (fonte: Unsplash)

Dopo la morte di Alfonso Bialetti, nel 1970, passò totalmente nelle mani di Renato. Ma iniziarono anche le prime avvisaglie di crisi. La concorrenza dei produttori, con le loro caffettiere economiche, portarono a gravi perdite economiche. Nel 1986 venne ceduta alla Faema. E nel 1993 passò alla Rondine Italia, azienda specializzata nelle pentole. Cinque anni dopo, i due marchi si fondono dando vita alla Bialetti Industrie.

Oggi, la Bialetti fa parte di NUO Capital, un fondo d’investimento con sede a Hong Kong. Si apre un un nuovo capitolo nella storia di questo glorioso marchio che con la Moka Express è presente anche nella collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York.​

In primo piano
Condividi. Facebook WhatsApp Twitter Telegram Email

Potrebbero interessarti anche

Il palazzo di vetro dell'ONU a New York

Qual è il ruolo dell’ONU in questo delicato scenario internazionale: cosa può e non può fare

22 Giugno 2025
Generale Caine corna

Chi è Dan Caine, il generale che ha fatto “le corna” durante l’attacco USA in Iran

22 Giugno 2025
Sbarco in Normandia Omaha

Sta davvero iniziando la Terza guerra mondiale? Cosa insegna la storia e perché il mondo trattiene il respiro

22 Giugno 2025
Facebook X (Twitter) Instagram
  • Home
  • Chi siamo
  • Staff e redazione
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
© 2025 CultWeb.it proprietà di Digital Dreams s.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected]

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.