Le uova di Pasqua in cioccolato con sorpresa all’interno sono un’icona culturale italiana. Introdotte nel primo Novecento da maestri pasticceri e poi rese popolari dall’industria dolciaria negli anni ’50 e ’60, queste uova contengono al loro interno piccoli doni – giocattoli, bijoux, accessori – racchiusi in un cilindro di plastica, il tutto avvolto in carta colorata con grafiche per bambini o brand dedicati. Fin qui tutto nella norma, anche il fatto che le sorprese siano spesso deludenti. Questa tradizione così radicata nel Belpaese non è altrettanto comune all’estero. Nei mercati internazionali, le uova pasquali hanno forme, simbolismi e consumi diversi. E la sorpresa non c’è.
In alcuni paesi del Sudamerica ci sono uova molto simili a quelle italiane, con sorprese all’interno, spesso legate a licenze commerciali (cartoni animati, supereroi, squadre di calcio). In Brasile, ad esempio, marchi come Garoto, Nestlé e Lacta producono uova in cioccolato con sorpresa interna già da decenni.
In Spagna e Portogallo, si trovano uova con sorpresa, ma in quantità e varietà inferiori rispetto all’Italia. La tradizione è più recente e spesso importata attraverso catene multinazionali o prodotti italiani. In alcuni supermercati spagnoli sono vendute uova di aziende italiane come Dolci Preziosi o Bauli, oppure versioni locali ispirate a quella formula.
In Polonia, Romania e Ungheria, il consumo di uova pasquali in cioccolato è diffuso, ma raramente le uova contengono sorprese. La simbologia religiosa o decorativa prevale per così dire su quella commerciale.

E veniamo alle dolenti note. Nelle nazioni anglosassoni è più diffusa la tradizione delle Easter Eggs vuote o piene di dolcetti (caramelle, mini ovetti, marshmallow), ma raramente contengono una sorpresa vera e propria. Brand come Cadbury e Mars propongono uova pasquali in cioccolato, ma senza oggetti fisici nascosti all’interno. La sorpresa, semmai, è nel packaging (ad esempio, una tazza o un peluche allegati alla confezione).
Al nord, invece, (Germania e paesi scandinavi) la Pasqua è celebrata con dolci tipici come l’Osterhase (il coniglio pasquale di cioccolato) e decorazioni colorate, ma le uova con sorpresa interna in stile italiano sono marginali.
Passando ad Asia e Medio Oriente, le uova pasquali possono comparire nei centri commerciali internazionali, ma le sorprese al loro interno sono rare. In Giappone, ad esempio, il concetto di sorpresa esiste in altri ambiti (come le capsule gashapon), ma le uova di Pasqua con sorpresa interna non fanno parte della tradizione dolciaria.
Perché la sorpresa è (quasi) solo italiana? Diciamo che dalle nostre latitudini, la sorpresa è parte integrante dell’esperienza festiva, come dimostrano anche le calze della Befana, legate a un’antica tradizione religiosa.
A questo, va aggiunta l’intelligenza strategica di aziende italiane dolciarie come Ferrero (un vero colosso), Bauli, Perugina e Dolci Preziosi che hanno strutturato intere linee produttive intorno all’uovo con sorpresa, rafforzando l’idea del regalo. E creando dei veri e propri trend. Ricordate quando si pesavano le uova di Pasqua per capire quale sorpresa fosse contenuta in esse?
Magari sfruttando il legame di marketing con personaggi famosi e brand. Il risultato è che negli ultimi anni, le uova con sorpresa sono diventate oggetti da collezione, con sorprese personalizzate: braccialetti, portachiavi, action figures, gadget tech. Per la gioia di grandi e bambini.