Chris Brookes-Smith, ventottenne inglese, rischiava di morire anche per una sola nocciolina ingerita. Oggi, le consuma ogni giorno a colazione. Questo straordinario cambiamento non è frutto del caso, ma il risultato di una terapia sperimentale che potrebbe rivoluzionare il trattamento delle allergie alimentari negli adulti. Come riportato da BBC, Chris si è trovato faccia a faccia con la morte dieci anni fa, dopo aver mangiato un curry da asporto. Bastò un solo boccone perché il suo corpo reagisse in modo violento: macchie sulle labbra, vomito, prurito diffuso, difficoltà respiratorie, orticaria e gonfiore esteso. Era il culmine di un’allergia sviluppata da bimbo in seguito a una semplice esposizione al burro di arachidi.
Per anni, ha vissuto in uno stato di costante allerta. Evitava cibi potenzialmente a rischio, viaggi in Paesi dove le noccioline sono comuni nella cucina locale, e anche semplici uscite con amici. L’ansia di una contaminazione accidentale era sempre presente. Poi, la madre di Chris scoprì una sperimentazione clinica condotta dal Guy’s and St Thomas’ NHS Foundation Trust insieme al King’s College London, rivolta ad adulti con allergie alimentari gravi.
Il trattamento, che si chiama oral immunotherapy, consiste nell’assunzione controllata e graduale dell’allergene, per abituare il sistema immunitario a tollerarlo. All’inizio, le dosi erano infinitesimali, 0,3 milligrammi di polvere miscelata a yogurt, somministrata sotto stretta sorveglianza medica. Insomma, era controllato a stretta distanza e in caso di shock sarebbero intervenuti immediatamente.

Così, da polvere si è passati a frazioni di nocciolina, poi a metà, infine a noccioline intere. Dopo nove mesi, 14 dei 21 partecipanti al trial, tra cui Chris, erano in grado di consumare senza sintomi l’equivalente di cinque noccioline. Oggi, Chris ne mangia quattro ogni mattina con il muesli, per mantenere la tolleranza acquisita. Anche se non gli piacciono, la gioia è tutta per questo rito di libertà.
Il successo del protocollo, pubblicato sulla rivista Allergy, segna un punto di svolta. Fino ad ora, trattamenti simili erano ritenuti efficaci solo nei bambini. Ora lo studio GUPI (Grown Up Peanut Immunotherapy) dimostra che anche negli adulti è possibile aumentare di 100 volte la soglia di tolleranza. Il principale vantaggio non è tanto il poter mangiare noccioline liberamente, quanto la sicurezza in caso di esposizione accidentale. Può significare aver salva la vita. E, soprattutto, vivere senza angoscia.
Attenzione: non tutti i partecipanti hanno raggiunto lo stesso livello di desensibilizzazione. Perciò, occorre sempre valutare caso per caso. E sotto stretta sorveglianza medica. Mai e poi mai seguire questo trattamento in autonomia. Le reazioni allergiche possono essere gravi o letali.