La leggenda della Papessa Giovanna è uno dei racconti più affascinanti e controversi della storia medievale europea. Secondo la tradizione, Giovanna sarebbe stata una donna che, celando la propria identità sotto abiti maschili, riuscì a salire al soglio pontificio con il nome di Giovanni VIII, per poi essere smascherata in circostanze drammatiche. La sua storia, tuttavia, è oggetto di forti dubbi storici e non esistono prove documentarie certe della sua esistenza.
La prima menzione consistente della Papessa Giovanna compare nella Chronica universalis Mettensis di Jean de Mailly, un domenicano del XIII secolo, e viene successivamente ampliata da Martin Polono nel Chronicon Pontificum et Imperatorum. Secondo questi racconti, Giovanna sarebbe stata una donna inglese o tedesca, istruita in scienze e teologia, che avrebbe studiato a Magonza o ad Atene, per poi trasferirsi a Roma sotto falsa identità. Travestita da uomo con il nome di Johannes Anglicus, avrebbe intrapreso una carriera ecclesiastica, scalando le gerarchie della Chiesa fino a essere eletta Papa con il nome di Giovanni VIII, intorno all’855, dopo la morte di papa Leone IV.
La leggenda narra che il suo segreto fu svelato durante una processione, quando, incinta di un collaboratore, colta da doglie, partorì un bambino, rivelando così la sua vera identità. Le versioni della storia divergono sul suo destino. Alcune raccontano che fu lapidata dalla folla inferocita, altre che morì durante il parto o fu rinchiusa in un convento. Si dice che il suo pontificato durò circa due anni, un mese e quattro giorni, tra l’855 e l’857.

Gli storici contemporanei considerano la Papessa Giovanna un mito. Non esiste alcun documento papale, registrazione ufficiale o cronaca coeva che attesti la sua esistenza. I registri vaticani riportano per quel periodo la successione di Leone IV (847-855) e Benedetto III (855-858), senza interruzioni né pontificati anonimi. La storiografia moderna concorda nel ritenere che la leggenda sia stata alimentata a fini polemici o satirici contro l’autorità papale.
Alcuni studiosi ipotizzano che la figura della Papessa sia nata come allegoria moralistica o come riflesso di tensioni politiche all’interno della Chiesa medievale. Sul piano simbolico, l’iconografia della Papessa è sopravvissuta nei tarocchi medievali, dove compare come una delle figure principali degli Arcani Maggiori. In quel contesto, rappresenta la conoscenza nascosta, l’intuizione femminile e il sapere spirituale.
Nel 2018, l’archeologo Michael Habicht ha sostenuto l’esistenza della Papessa Giovanna basandosi sull’analisi di monete medievali. Habicht ha identificato due diversi monogrammi attribuiti a papa Giovanni VIII, suggerendo che quelli datati 856-858 appartenessero a Giovanna, mentre quelli successivi al 875 a Giovanni VIII “ufficiale” (872-882). Tuttavia, questa teoria è stata accolta con scetticismo.