A poche ore dall’inizio del Conclave vogliamo raccontarvi la storia di una Papa in realtà mai esistito ma che per errore è stato calcolato nel conteggio dei pontefici. Si tratta di Papa Giovanni XX, la cui non esistenza ha provocato uno sballamento dei numeri successivi. Egli non è mai esistito, né come papa eletto né come figura storica. La sua presunta esistenza deriva da un errore di catalogazione medievale nella numerazione dei papi di nome Giovanni.
L’errore di Giovanni XX nasce nel Medioevo. La confusione si lega alla numerazione dei papi di nome Giovanni, che presenta diverse anomalie. Tra il IX e il XIII secolo, la successione dei pontefici con questo nome fu complicata da antipapi, deposizioni e omonimie. Un esempio significativo è l’antipapa Giovanni VIII, attivo intorno al 844, che non fu mai riconosciuto ufficialmente, ma il cui nome contribuì a creare incertezze.
Inoltre, la leggenda della Papessa Giovanna, una donna che avrebbe regnato come papa sotto il nome di Giovanni VIII nell’IX secolo, aggiunse ulteriore complessità. Sebbene oggi gli studiosi considerino la Papessa un mito, nato probabilmente come satira anti-papale nel XIII secolo, la sua storia fu creduta vera per secoli e influenzò la percezione della cronologia papale.

Il vero nodo della questione emerge nel XIII secolo, quando gli scribi medievali, compilando elenchi di papi, iniziarono a notare discrepanze nella numerazione dei Giovanni. Alcuni cronisti inclusero la Papessa Giovanna come un papa legittimo, collocandola tra Leone IV e Benedetto III. Questo inserimento, pur errato, fece credere che un Giovanni VIII fosse esistito in quel periodo, spingendo a un ricalcolo della numerazione successiva.
Di conseguenza, quando nel 1276 Pietro Ispano fu eletto papa e scelse il nome Giovanni XXI, lo fece perché si pensava che il numero Giovanni XX fosse già stato utilizzato. In realtà, non c’era stato alcun Giovanni XX, e l’errore fu il risultato di una sovrapposizione di fonti imprecise.
L’impatto dell’errore di Giovanni XX si fece sentire fino al XVI secolo, quando la storiografia iniziò a correggere le discrepanze. Studiosi come Enea Silvio Piccolomini (futuro papa Pio II) e Bartolomeo Platina, autore della Vitae Pontificum (1479), cominciarono a dubitare della veridicità della Papessa Giovanna e a rettificare la numerazione papale. Tuttavia, il numero Giovanni XX rimase un vuoto permanente, un’ombra nella lista dei pontefici che testimonia la fragilità della documentazione medievale.
La Chiesa non ha mai eletto un papa con questo nome, e la numerazione è proseguita correttamente con Giovanni XXI e i successivi.