James Matthew Barrie, noto come J.M. Barrie, è stato uno scrittore e drammaturgo scozzese, celebre per aver creato uno dei personaggi più iconici della letteratura mondiale: Peter Pan, “il ragazzo che non voleva crescere”. Nato il 9 maggio 1860 a Kirriemuir, in Scozia, e morto il 19 giugno 1937 a Londra, Barrie ha lasciato un’eredità che continua a incantare generazioni di lettori e spettatori. Ma chi era l’uomo dietro questa storia senza tempo?
James Barrie nasce in un’umile famiglia di tessitori, ultimo di 10 figli. Il padre David è un lavoratore modesto; la madre Margaret Ogilvy, donna forte e determinata, diventa una figura centrale nella vita del piccolo James, soprannominato Jamie. La sua infanzia è segnata da una tragedia: a 6 anni il fratello maggiore David muore in un incidente di pattinaggio sul ghiaccio, lasciando la madre devastata. Jamie, bambino gracile e sensibile, cerca di colmare quel vuoto arrivando persino a imitare il fratello scomparso. Questo legame profondo con la madre, fatto di letture condivise dei classici, plasma la sua immaginazione e il suo futuro come narratore. Nel 1896, dopo la morte di Margaret, Barrie le dedicherà Margaret Ogilvy, un’ode letteraria che ne celebra la memoria.
Cresciuto in Scozia, Barrie studia all’Accademia di Glasgow, poi a Forfar e Dumfries, e infine si laurea all’Università di Edimburgo nel 1882. Tre anni più tardi la sua passione per la scrittura lo porta a Londra dove, senza risorse né conoscenze, inizia una carriera incerta; dopo un esordio difficile come giornalista e un primo romanzo autopubblicato, raggiunge il successo con Auld Licht Idylls (1888), una raccolta di racconti sulla vita scozzese, che conquista la critica per la sua originalità. Seguono The Little Minister (1891), un trionfo teatrale, e altre opere che consolidano la sua fama, come Quality Street e The Admirable Crichton.

La svolta nella vita di Barrie arriva per caso, nei Kensington Gardens di Londra: qui incontra i 5 fratelli Davies – George, Jack, Peter, Michael e Nicholas – figli di Sylvia e Arthur Davies. Con loro nasce un legame speciale: Barrie diventa una figura quasi paterna, giocando, inventando storie e trascorrendo intere giornate al Black Lake Cottage, dove immortala i bambini in un album fotografico, I Bimbi Perduti di Black Lake Island. È in questo contesto di giochi e fantasia che prende forma l’idea di Peter Pan, ispirato alla vivacità e all’innocenza dei fratelli Davies.
Peter Pan appare per la prima volta in The Little White Bird (1902), ma è con la pièce teatrale Peter Pan, il bambino che non voleva crescere, debuttata il 27 dicembre 1904, che il personaggio conquista il mondo. Lo spettacolo, messo in scena con 25 orfani tra il pubblico, scuote l’austera Londra vittoriana con la sua magia. Nel 1911 Barrie trasforma la storia in un romanzo, Peter e Wendy (poi semplicemente Peter Pan), che diventa un capolavoro universale. Come disse Robert Louis Stevenson, “Io sono un artista, lui è un genio”.
Barrie non si limita a creare storie: usa la sua ricchezza per sostenere produzioni teatrali audaci e combatte la censura teatrale dell’epoca. Nel 1929 dona i diritti di Peter Pan al Great Ormond Street Hospital, un ospedale pediatrico di Londra, garantendogli risorse per decenni: questo gesto riflette la sua sensibilità verso i bambini, un tema centrale della sua vita e della sua opera. Alla sua morte, nel 1937, senza eredi, il suo corpo torna a Kirriemuir, vicino ai genitori e ai fratelli; prima di morire lasciò in eredità all’ospedale pediatrico Great Ormond Street Hospital lo sfruttamento dei suoi diritti d’autore, che tuttora ne garantisce la prosperità.