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Home » Spettacolo » Chi è Paul Hewson, alias Bono, leader degli U2

Chi è Paul Hewson, alias Bono, leader degli U2

Festeggiamo i 65 anni di Bono, il cantante degli U2, ripercorrendo la sua vita e la sua lunga carriera artistica.
Gabriella DabbeneDi Gabriella Dabbene10 Maggio 2025
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Il cantante Paul Hewson, in arte Bono Vox
Il cantante Paul Hewson, in arte Bono Vox (fonte: Virgin Radio)
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Paul David Hewson, conosciuto in tutto il mondo come Bono, è molto più di un semplice cantante: nato a Dublino il 10 maggio di 65 anni fa, è il carismatico frontman degli U2, una delle band rock più influenti della storia, ma anche un attivista instancabile, un autore e un simbolo di impegno umanitario. La sua voce potente e i suoi testi profondi hanno segnato generazioni, mentre la sua dedizione alle cause globali lo ha reso una figura di riferimento ben oltre la musica.

Paul nasce in una Dublino divisa da tensioni religiose, figlio di Brendan Robert Hewson, cattolico, e Iris Rankin, protestante; cresce in un contesto in cui il matrimonio misto dei genitori è una rarità, e questa dualità religiosa plasma la sua visione del mondo. Bambino vivace e ribelle, si guadagna il soprannome “l’Anticristo” per la sua energia incontenibile. Frequenta scuole protestanti come la Inkwell, nonostante le consuetudini dell’epoca, e cresce accanto al fratello maggiore Norman.

La sua vita cambia drasticamente nel settembre 1974: durante i festeggiamenti per il 50º anniversario di matrimonio dei nonni materni, il nonno muore improvvisamente. Pochi giorni dopo, al suo funerale, Iris è colpita da un aneurisma cerebrale e muore il 10 settembre, a soli 44 anni. Paul, appena quattordicenne, è devastato, e questo dolore segna profondamente la sua carriera: canzoni come I Will Follow, Lemon e Iris (Hold Me Close) nascono come omaggi alla madre perduta. Per sfogare la sua inquietudine egli si unisce ai Lipton Village, un gruppo di giovani ribelli del quartiere, dove gli viene affibbiato il soprannome “Bono Vox” dall’amico Gavin Friday, ispirato a un negozio di apparecchi acustici di Dublino. Sebbene all’inizio lo detesti, Paul accetta il nome quando scopre che, in latino, richiama l’idea di “bella voce”.

La svolta arriva alla Mount Temple School, dove Bono si distingue per il suo talento musicale: impara a suonare la chitarra grazie al fratello Norman, ispirandosi a icone come i Beatles, Bob Marley, i Clash e Patti Smith. È qui che, nel 1976, risponde a un volantino affisso da Larry Mullen Jr., un compagno di scuola in cerca di musicisti per formare una band. Bono si presenta come chitarrista, ma, surclassato da Dave Evans (The Edge), finisce per prendere il microfono. Nasce così The Hype, che presto diventa U2, con Adam Clayton al basso. Dopo l’uscita di Dick Evans, fratello di The Edge, la formazione definitiva prende forma, dando il via a una carriera che cambierà la storia del rock.

Gli U2 nei primi anni '80
Gli U2 nei primi anni ’80 (fonte: Virgin Radio)

Con gli U2 Bono conquista il mondo: album come The Joshua Tree (1987), Achtung Baby (1991) e All That You Can’t Leave Behind (2000) vendono milioni di copie, grazie a inni come With or Without You, One e Beautiful Day. La sua voce, unita a testi che mescolano spiritualità, amore e politica, rende gli U2 un fenomeno globale. Ma Bono non si limita alla band: nel 1985 scrive Silver and Gold per il progetto Artists United Against Apartheid, nel 2009 partecipa a War di Bob Marley per Playing for Change e nel 2020 dedica Let Your Love Be Known al personale sanitario durante la pandemia di COVID-19.

Oltre alla musica, Bono è noto per il suo impegno umanitario: dal 1999 si dedica alla cancellazione del debito dei paesi del Terzo Mondo e alla lotta contro l’AIDS in Africa; fonda DATA (Debt, AIDS, Trade in Africa) nel 2002 e collabora con leader mondiali come George W. Bush e Tony Blair; accompagna il Segretario del Tesoro USA Paul O’Neill in un viaggio in Africa e partecipa al G8 del 2001 con Bob Geldof. Nel 2005, Time Magazine lo nomina “Persona dell’Anno” insieme a Bill e Melinda Gates, e la sua canzone One viene premiata per il testo più bello della storia della musica. Bono usa la sua voce anche per sostenere cause come i diritti LGBTQ+, appoggiando il referendum irlandese del 2015 per il matrimonio egualitario.

Bono è sposato dal 1982 con Alison Stewart, conosciuta alla Mount Temple nel 1975. Insieme hanno quattro figli: Jordan, Memphis Eve, Elijah e John. La coppia condivide l’impegno umanitario, fondando Edun, un marchio di moda per sostenere l’Africa. La canzone Sweetest Thing nasce come scusa di Bono per aver dimenticato il compleanno di Ali. La sua fede cattolica, influenzata dalla dualità religiosa dei genitori, emerge in brani come Gloria e 40, ispirato all’omonimo salmo biblico. Nel 1999 scrive un’introduzione al Libro dei Salmi, definendo Re Davide “l’Elvis della Bibbia”.

La vita di Bono non è stata priva di ostacoli: nel 2014 un grave incidente in bicicletta a Central Park gli causa fratture multiple, richiedendo un intervento di 5 ore e una lunga riabilitazione. Nello stesso anno rivela di convivere con un glaucoma, motivo dei suoi iconici occhiali scuri. Nonostante tutto, il suo impatto è innegabile: è 32esimo nella lista dei migliori cantanti di Rolling Stone, membro della Rock and Roll Hall of Fame con gli U2 e insignito del titolo di Cavaliere dalla regina Elisabetta II nel 2007 per i suoi contributi musicali e umanitari.

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