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Home » Cultura » Qual è la nazione più piccola del mondo? Sì, è quella che pensate

Qual è la nazione più piccola del mondo? Sì, è quella che pensate

La Città del Vaticano è il Paese più piccolo del mondo: solo 44 ettari di territorio, ma con un’enorme influenza religiosa e culturale.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti16 Maggio 2025
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uno scorcio di San Pietro
Uno scorcio di San Pietro (fonte: Unsplash)
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La nazione più piccola del mondo, sia per superficie che per popolazione, è la Città del Vaticano. Situata nel cuore di Roma, si tratta di uno Stato indipendente che si estende su appena 0,44 km², equivalenti a soli 44 ettari. Nonostante le sue dimensioni ridotte, però, è al centro dell’attenzione mondiale grazie alla presenza del Pontefice e alla rilevanza a livello internazionale che, ancora oggi, ha per il mondo cattolico. Ma quando ha inizio, formalmente?

Uno scorcio della basilica di San Pietro
Uno scorcio della basilica di San Pietro (fonte: Unsplash)

La Città del Vaticano nasce ufficialmente l’11 febbraio 1929 con la firma dei Patti Lateranensi tra la Santa Sede e l’Italia. Questi accordi vanno a risolvere la cosiddetta “Questione Romana”, riconoscendo, con l’obiettivo di garantire al Papa l’autonomia necessaria per esercitare il suo ministero spirituale senza interferenze esterne. Dal 1870, esattamente con la breccia di Porta Pia e la presa di Roma da parte dei Bersaglieri del nuovo regno d’Italia, finisce quello che era conosciuto come lo Stato Pontificio con la figura del Papa Re.

Il territorio, infatti, viene inglobato in quello italiano e il pontefice perde il suo potere temporale. Inevitabile, dunque, il conflitto con Vittorio Emanuele II, il nuovo re d’Italia. Papa Pio IX, infatti, non accetta di riconoscere la legittimità del nuovo Stato e si proclama “prigioniero” in Vaticano, rifiutando qualsiasi rapporto con il governo italiano.

La legge delle Guarentigie del 1871 cerca di regolare i rapporti garantendo al pontefice alcuni privilegi e un’indennità economica, ma viene respinta dalla Santa Sede. Per oltre mezzo secolo, dunque, i papi non usciranno dai confini del Vaticano e vieteranno ai cattolici italiani la partecipazione attiva alla vita politica dello Stato.

Per concludere la Questione Romana si deve attendere l’11 febbraio 1929 e la firma dei Patti Lateranensi, l’accordo tra il Regno d’Italia e la Santa Sede promosso da Benito Mussolini e Pio XI. L’intesa riconosce la sovranità del papa sulla Città del Vaticano e stabilisce le basi del rapporto tra Stato e Chiesa, ponendo fine a una frattura che aveva segnato la storia italiana per decenni, dando vita alla realtà territoriale più piccola del mondo.

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