Nelle ultime ore, con la decisione da parte degli Stati Uniti di attaccare l’Iran, affiancando Israele nell’operazione Rising Lion si parla di Terza guerra mondiale. Pur comprensibile, a livello di emozione, il giudizio non è esatto. Il termine “guerra mondiale” non è solo una definizione giornalistica o retorica. È un concetto ben fondato nella storiografia e nel diritto internazionale, utilizzato per descrivere conflitti armati che hanno coinvolto le principali potenze globali su scala planetaria. Non è sufficiente che una guerra sia “grave” o “estesa”: servono criteri precisi, identificati da storici, analisti militari e organismi internazionali.
Una guerra si può definire mondiale se:
- Coinvolge attivamente le grandi potenze militari globali, spesso in alleanze contrapposte.
- Si combatte su più continenti o in diversi teatri di guerra geografici, anche marittimi e aerei.
- Produce effetti economici, politici e sociali su scala globale, incluse le nazioni neutrali.
- Genera una mobilitazione militare e civile di massa, con milioni di morti tra combattenti e civili.
Fino ad oggi, solo due conflitti rispondono pienamente a questi criteri:
La Prima Guerra Mondiale (1914-1918) vide le potenze europee schierate in due blocchi contrapposti, con il coinvolgimento di USA, Giappone, imperi coloniali in Africa e Asia, e combattimenti su più fronti. Cambiò l’ordine mondiale e segnò il crollo di imperi storici come quello austro-ungarico e ottomano.
La Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) fu ancora più ampia, con combattimenti simultanei in Europa, Nord Africa, Asia, Pacifico e Oceania. Coinvolse oltre 100 milioni di persone in più di 30 Paesi, portò all’Olocausto e all’uso delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. È tuttora considerata il conflitto più distruttivo della storia umana.

Perché la Guerra Fredda non fu la Terza Guerra Mondiale? La Guerra Fredda (1947-1991) fu una contrapposizione ideologica, politica, economica e militare tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Il conflitto fu globale, ma mai si trasformò in uno scontro armato diretto tra le due superpotenze. Si trattò di una guerra “a bassa intensità”, fatta di corsa agli armamenti e minaccia nucleare (es. crisi dei missili di Cuba), guerre per procura (Vietnam, Afghanistan, Corea), spionaggio e propaganda.
Proprio l’assenza di uno scontro militare diretto USA-URSS e la mancanza di un fronte di guerra globale impediscono agli storici di definirla una “guerra mondiale”.
Perché i conflitti attuali non sono una Terza Guerra Mondiale?
Nonostante l’alta tensione internazionale, i conflitti attualmente in corso non sono classificabili come Terza Guerra Mondiale. La guerra in Ucraina, pur coinvolgendo indirettamente NATO e Russia, resta geograficamente circoscritta all’Europa orientale. Non tutte le potenze globali sono direttamente coinvolte sul campo.
Il conflitto israelo-palestinese e la crisi a Gaza generano forte instabilità regionale e ripercussioni geopolitiche, ma non coinvolgono in maniera diretta e armata le maggiori potenze su scala mondiale.
Le tensioni USA-Cina su Taiwan o i rapporti Iran-USA-Israele sono aree di rischio, ma non costituiscono ancora un conflitto attivo su vasta scala.
Almeno, è la speranza di tutte e tutti.